Riformatori. Convegno su devozione e opportunità economiche della sagra
L'esplosione della fede e della devozione per il santo più amato dell'Isola, ma anche un importante appuntamento culturale che può diventare un evento turistico. Senza dimenticare la sua radice religiosa, la sagra di Sant'Efisio offre potenzialità uniche anche in campo economico: con una processione che non ha eguali in Europa, ma soprattutto con un sentimento che lega assieme generazioni di fedeli ormai da più di tre secoli.
FESTA DELL'ANIMA Ne hanno parlato ieri pomeriggio, nella suggestiva cornice del Palazzo di Città che ospita anche una esposizione sul santo, religiosi, esperti di tradizioni e amministratori pubblici in un convegno organizzato dai Riformatori sardi. «Sant'Efisio è un patrimonio immateriale», ha spiegato monsignor Mario Ledda, cappellano dell'Arciconfraternita del Gonfalone: «Solo investendo a lunga scadenza si può andare al cuore della festa, che resta soprattutto una festa dell'anima. Non sono solo migliaia di persone in costume che sfilano: se fosse solo quello sarebbe possibile ripeterla in qualsiasi occasione. Il vero fascino e la vera ricchezza stanno altrove: cogliendo il sacro si scopre la bellezza di questo evento unico. Una processione che dura tutti questi giorni è qualcosa che in altre zone nemmeno credono possibile».
Della stessa opinione è Ottavio Nieddu, curatore artistico della manifestazione ormai da tre edizioni (da quando, cioè, l'organizzazione è passata dall'Azienda di soggiorno al Comune). «Abbiamo chiesto soprattutto che sia una processione di fedeli, ciascuno in rappresentanza di una comunità e una devozione».
OCCASIONE Ma Sant'Efisio, lo sottolinea il titolo del convegno, è anche un'occasione di richiamo per i turisti. «Una festa di questa portata, con un simile valore storico e culturale, ha necessità di una programmazione ancor più attenta», ha spiegato il leader dei Riformatori Massimo Fantola, «nonostante il Comune e l'Arciconfraternita in questi anni abbiano fatto moltissimo. Servirebbe un intero anno di programmazione affinché la celebrazione sia conosciuta anche all'estero, soprattutto in chiave turistica».
PROPOSTE Due le proposte dei Riformatori per le edizioni future: estendere gli appuntamenti lungo l'intero mese (dal 25 aprile, giorno dell'insediamento del terzo guardiano al 25 maggio quando il simulacro viene riposto nell'altare della sua chiesetta), ma anche un gemellaggio tra Cagliari e Pisa (città che ospitò le reliquie di Sant'Efisio per quasi otto secoli, sino a quando non vennero riconsegnate).
FRANCESCO PINNA
25/04/2009