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«Penso che con altri sindaci e Governatori di altre Regioni si possa lanciare una raccolta di firme e un referendum che coinvolga i cittadini romani e cagliaritani. Decidano gli italiani». Massimo Zedda allarga gli scenari. Cagliari avrebbe ospitato le Olimpiadi della vela e stava già lavorando al progetto ma il no del sindaco di Roma alla candidatura della capitale ha tagliato le ali anche ai sogni dell’isola. E Zedda spiega perchè e sposa le ragioni del sì: «Sarebbe stata l'occasione per dimostrare che si possono realizzare eventi, riqualificare aree degradate, sistemare impianti sportivi datati e riorganizzare la viabilità, eliminare il degrado e migliorare la vita di tutti i giorni nelle nostre città e a Roma in particolare. Con serietà e onestà, senza furti e senza imbrogli».
E ancora. «Sarebbe stato un bel messaggio al Paese, una visibilità mondiale positiva, un'iniezione di fiducia e speranza per i cittadini. Un'occasione unica per campioni olimpici e paralimpici, per le federazioni sportive, i giovani e i tifosi».
Il sindaco non molla: «Abbiamo lavorato a un progetto sostenibile: recupero di beni inutilizzati, poi a disposizione dei cittadini, rispetto dell'ambiente, nessun consumo di suolo e destinazione futura certa
al termine dei giochi. Governare questa opportunità avrebbe potuto dimostrare che la nuova classe dirigente che si sta affacciando in Italia, compresa la sindaca di Roma, non ha timore degli errori del passato. Al contrario, è capace di capirli, accettare la sfida e superarli».
M. Fr.