Il segretario Nicola Montaldo indica gli obiettivi del partito: la guida è il programma
Il referendum a dicembre, i rapporti con il Gruppo consiliare, la continuità territoriale, il turismo. «E una chiamata alle armi sull'autorità portuale». Il Partito democratico moltiplica gli impegni per i giorni a venire. «L'agenda è fitta». Capitolo referendum, «il più stringente» chiarisce il segretario cittadino Nicola Montaldo, che sintetizza incontri e progetti del partito. «Ci stiamo organizzando per il voto referendario», spiega. «L'idea del cambiamento è condivisa».
I DISTINGUO La componente minoritaria fa sentire le proprie ragioni. «I distinguo dentro il partito sono salutari. Promuoveremo in ogni caso le iniziative per appoggiare il referendum». Su questo è imminente una direzione cittadina. «Il prossimo mese riceveremo le visite del ministro per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi, ai primi di novembre verranno Luigi Berlinguer e il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda. Aspettiamo anche la conferma del ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio. Si tratta di politici che hanno contribuito alla formulazione della legge. Naturalmente spiegheranno i motivi del “sì” alla riforma». Non solo ministri: «I circoli Pd del quartiere La Palma e di via Brigata Sassari a Sant'Avendrace stanno già promuovendo incontri su questo tema». Gli esperti: «I nostri incontri saranno animati dagli interventi di diversi costituzionalisti, a cominciare da De Muro, Ciarlo, Beccu». L'attesa della risposta del sindaco non è fatto secondario per il Pd. Montaldo: «Stiamo tutti aspettando un pronunciamento del sindaco Massimo Zedda sul referendum».
IL GRUPPO I rapporti con il Gruppo consiliare si intensificano. «I nostri consiglieri stanno lavorando molto bene a palazzo Bacaredda. Vogliamo utilizzare il partito come luogo di discussione dei grandi progetti per la città. Fra poche settimane, anche su richiesta del presidente Fabrizio Rodin, organizzeremo una o due giornate di dibattito tra Gruppo e partito sul tema dell'urbanistica. Si tratta di definire una linea, in concomitanza con la discussione che si aprirà in Consiglio sul Puc. La nostra idea è aprire la discussione alla società. Il Puc è spazio importante su come e cosa fare nei prossimi anni». Il rapporto tra partito e Gruppo è stato sperimentato di recente: «In occasione del dibattito in Aula sull'area dell'ex mobilificio Cao abbiamo tenuto due riunioni con i circoli e le parti sociali. Sono nate osservazioni poi recepite».
IL PROGRAMMA La realizzazione del programma elettorale è esigenza prioritaria per il Pd. «Vogliamo che si realizzi quanto annunciato agli elettori. Le piste ciclabili, per esempio. Sento che si stanno mettendo in discussione». L'accusa: poco utilizzate. Montaldo taglia corto: «In Europa sono ovunque, non possiamo far finta di ignorarlo». Il capitolo del turismo da riaprire. «In questi mesi non ho visto grandi iniziative. E necessario un vero piano, che parta dal problema dei trasporti. La nostra città è fortunata, ha porto e aeroporto, dove peò non c'è più la continuità territoriale 2. Lunedì 3 ottobre noi del Pd e le parti sociali incontreremo il presidente Pigliaru. Vogliamo capire la continuità territoriale che sta proponendo la Regione».
LA SFIDA Il porto, visto e vissuto ancora come un corpo estraneo. «Non è utilizzato in modo adeguato, siamo senza autorità portuale. Sono stato di recente ad Anversa e a Rotterdam: in quelle città il porto è vita. La città vive nel porto, c'è una completa, reciproca identificazione. La città verticale, a Rotterdam, è sulla banchina». Non così a Cagliari: «Abbiamo ancora le navi merci e i pescherecci che attraccano dove dovrebbe esserci il porto turistico».
La sede dell'autorità portuale: «Non si discute, deve essere a Cagliari. Premessa perché il porto diventi vitale per la città e si utilizzino i volumi lasciati liberi. Perché questo si realizzi bisogna programmare, a cominciare dalla revisione del piano regolatore del porto. Per farlo abbiamo tutto, a partire dalle intelligenze».
Pietro Picciau