Ieri in Municipio la presentazione dell'edizione numero 353. Con uno screzio fra sindaco e assessore alla Cultura
Una settimana di eventi farà da cornice alla processione
Attesi oltre 100 mila spettatori. Il primo maggio sfileranno 86 gruppi folk, oltre 300 cavalieri, 250 persone nelle traccas e 2.400 a piedi.
Un nocciolo di devozione popolare immutabile nei secoli chiuso in un guscio che diventa più grande e più ricco anno dopo anno. Un'esplosione di colori e di folla ma anche un rito segreto che matura nella penombra e nel silenzio di due piccole chiese. Una festa sacra, un momento di fede, ma anche una ghiotta occasione di promozione della città, l'avvio effettivo della stagione turistica della Sardegna. Tutto questo, e molto altro ancora, è Sant'Efisio.
EVENTI COLLATERALI Il calendario delle manifestazioni collaterali, quest'anno, è talmente vasto da rendere impossibile, anche a chi lo volesse, assistere a tutti gli appuntamenti. Le tappe cittadine del circuito internazionale di vela Rc44 (con lo skipper Russell Coutts, vincitore di tre Coppe America, che ha benedetto Cagliari come «uno dei campi di regata più belli al mondo»), le repliche di Semën Kotko , opera lirica di Sergeij Prokofiev, al Teatro Lirico, la riduzione scenica de La variante di Lüneburg al Teatro Massimo, le rievocazioni storiche de Sa die de sa Sardigna e ancora musical, concerti, la fanfara e il carosello storico dei carabinieri, un centinaio di “Monumenti aperti”, la Fiera campionaria, mostre d'arte visiva e fotografia, mostre aperitivo, musei e spazi espositivi aperti e i consueti balli dei gruppi folcloristici, la sera del primo maggio in piazza del Carmine: per i tantissimi visitatori attesi in città (è previsto anche l'attracco di due navi da crociera) ci sarà davvero qualcosa di più dell'imbarazzo della scelta. Un'offerta imponente, cui hanno contribuito non solo il Comune di Cagliari e gli altri coinvolti nella processione ma anche Provincia e Regione, rappresentate ieri nella sala consiliare del Municipio dal presidente Graziano Milia e dagli assessori al Turismo Gianni Giagoni e Bastianino Sannitu in un incontro con la stampa animato, sul finale, da un battibecco fra il sindaco Floris e l'assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini.
LA PROCESSIONE «La sacralità, la spiritualità, la devozione sono state, sono e saranno il cardine di questa festa», scandisce Emilio Floris. L'edizione numero 353, che sarà ripresa da varie tv, fra cui una russa che raggiunge un bacino di 100 milioni di telespettatori, vanta grandi numeri: oltre 100 mila gli spettatori attesi in città, 86 gruppi folk, 21 traccas , 2.400 persone che sfileranno a piedi, 250 sulle traccas e 300 a cavallo, staff di coordinamento composto da 120 persone aiutate da 250 volontari, due cori che canteranno lungo il percorso e sa ramadura , l'infiorata di petali di rosa, che quest'anno abbellirà una fetta più ampia di città, dall'angolo tra via Crispi e il Largo alla stazione, passando per via Roma.
ARCICONFRATERNITA Custode della tradizione è l'Arciconfraternita del Gonfalone, per cui i riti cominciano alle 10,30, nella chiesa di Sant'Efisio, con l'intronizzazione del cocchio e, a seguire, la consegna della bandiera al terzo guardiano e ai miliziani, cerimonia antichissima, spiega il presidente della confraternita Giuseppe Spiga, reintrodotta quest'anno. Mercoledì prossimo, nella piazzetta Sant'Efisio, la vestizione del simulacro. Poi, giorno per giorno, tutti gli altri eventi preparatori della grande processione del primo maggio, partenza di un percorso devozionale che arriverà fino a Pula per riportare la statua del martire in città lunedì 4, per il momento della festa più amato dai cagliaritani.
MARCO NOCE
25/04/2009