Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Leishmaniosi, ecco come combatterla

Fonte: L'Unione Sarda
27 aprile 2009

Non esiste ancora un vaccino per sconfiggerla ma viene escluso il pericolo di contagio

La malattia colpisce i cani e ha un'alta incidenza nell'isola

Con l'arrivo del caldo scatta l'allarme leishmaniosi per i cani. Nell'isola si registra un'alta percentuale d'incidenza della malattia.
Arriva il caldo e scatta l'allarme leishmaniosi: malattia grave che colpisce tantissimi cani, trasmessa con la puntura del pappatacio, piccolo ma pericoloso insetto. È difficile conoscere dati certi sulla diffusione dell'infezione, alcuni recenti studi effettuati in tutte le regioni italiane dimostrano che colpisce maggiormente gli animali che vivono in Sardegna, Sicilia e in alcune zone della Campania. Il 50 per cento dei cani cagliaritani analizzati è risultato positivo alla malattia, ma questo non significa che si sia sviluppata. Vuol dire solamente che il quattrozampe è stato punto dall'insetto. Numeri meno allarmanti per le province di Nuoro e Sassari (il 30 per cento degli animali risulta positivo). «A causa del comportamento dei pappataci, delle loro piccole dimensioni e del volo silenzioso, l'uomo non si accorge della loro presenza e tende a ignorare il ruolo di questi insetti come vettori della leishmaniosi», spiega Michele Maroli, dirigente di ricerca al dipartimento di Malattie infettive all'Istituto superiore di Sanità.
I RIMEDI La prevenzione è la carta vincente: «Basta applicare ai quattrozampe un collare a base di deltametrina, una sostanza che si distribuisce sulla cute e impedisce la puntura dell'insetto», dicono gli esperti. Un piccolo accorgimento che potrebbe salvare la vita di tanti cuccioli. «Oltre alla terapia ci sono prodotti sufficientemente efficaci che funzionano come repellenti contro l'insetto vettore della malattia», conferma Pietro Frongia, dirigente dell'Assistenza zooiatrica del Comune di Cagliari. «Fortunatamente, negli ultimi anni, con il monitoraggio agevole, grazie a semplici esami di laboratorio, si riesce a tenere sotto controllo la leishmaniosi. Le terapie sono efficaci e di facile somministrazione».
VACCINO Oggi, però, ancora non esiste un vaccino per sconfiggerla, ma è importante sapere che non c'è il pericolo di contagio da cane a cane e da questo all'uomo. «La terapia è costosa», sottolinea Davide Casu, veterinario. «Ad esempio, per curare un esemplare che pesa quaranta chili servono circa 300 euro per acquistare il farmaco, più le spese delle analisi. La cura dura 28 giorni. E potrebbe essere necessario ripeterla dopo qualche mese».
Secondo Marco Melosi, vicepresidente nazionale dell'associazione nazionale medici veterinari italiani, l'utilizzo di strumenti preventivi può essere efficace in diverse situazioni: «Nei cani sani ai fini di evitare l'infezione, nei malati e in quelli viaggiatori che potrebbero portare la leishmaniosi in zone indenni».
FRANCESCA GHEZZO

26/04/2009