Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La tempesta distrugge le nuove opere pubbliche

Fonte: L'Unione Sarda
19 settembre 2016

Salta la pavimentazione in via Garibaldi, danni a Sant'Avendrace

 

 

 

Un nubifragio paragonabile a quello tragico di Capoterra, nel 2008. Nessuna vittima, per fortuna. Ma i danni, da quantificare, sono ingenti. La tempesta tropicale non ha risparmiato nulla. Nemmeno le opere pubbliche recenti, ora da rifare, come la pavimentazione di via Garibaldi e l'asfalto appena sistemato nella rotatoria di piazza Sant'Avendrace. E neppure Pirri. Non solo il centro storico - finito sott'acqua nonostante la realizzazione delle vasche, anche queste nuove, anti alluvione e che sembra siano servite a poco - ma anche il rione di Santa Teresa con le abitazioni delle palazzine di via Trexenta, interessate dai lavori di rifacimento del tetto, diventate delle piscine con l'acqua filtrata dalle coperture.
La pioggia torrenziale caduta in meno di un'ora su Cagliari, ieri poco dopo le quattro, ha presentato un conto salatissimo alla città: negozi e case allagati, strade devastate, alberi crollati. Un automobilista ha rischiato la vita: la sua vettura è rimasta bloccata in un sottopasso sulla statale 554 e si è salvato salendo sul tettuccio per poi essere soccorso dai sommozzatori dei vigili del fuoco.
L'EMERGENZA Una notte difficile da dimenticare. Per quasi un'ora i cagliaritani hanno temuto il peggio. Le strade si sono trasformate in fiumi. La scarsa pulizia dei tombini ha fatto il resto. La paura, già dalle prime ore di ieri mattina, ha lasciato spazio alla rabbia e alla conta dei danni, per fortuna solo materiali. A metà di via Garibaldi la pavimentazione realizzata da poco si è sollevata: la Protezione civile ha transennato la zona. L'asfalto di numerose strade si è sgretolato sotto la forza dell'acqua. Anche quello appena posato, come in piazza Sant'Avendrace, nella rotatoria inaugurata poche settimane fa. Due le zone danneggiate e transennate. Conseguenze pesanti anche alla Mediateca del Mediterraneo di via Mameli completamente allagata: inevitabile la chiusura nella speranza di poterla riaprire oggi.
AEROPORTO E TRENI La pioggia non ha risparmiato nemmeno l'aeroporto di Elmas con alcune zone interne allagate. Il pronto intervento del personale ha evitato conseguenze sul traffico aereo, con possibili ritardi. Problemi alla stazione ferroviaria di piazza Matteotti e treni fermi dalle 5,30 alle 6,30 con inevitabili ripercussioni su diversi collegamenti. Otto treni sono stati cancellati, tredici quelli in ritardo. Un grosso albero è crollato in via Emilia, un altro in via Brianza e uno in viale Trieste. E poi ancora strade distrutte in via Sonnino o allagate per ore, come in viale Marconi, via Newton, Asse mediano, piazza Amsicora e viale Diaz.
PIRRI Via Italia, via Balilla e le altre strade della zona del centro in pochi istanti si sono allagate. «Le vasche realizzate sono servite a qualcosa? Non ci sembra. Inoltre non sono stati puliti i tombini e nessuno ci ha avvisato dell'arrivo del nubifragio. Niente allerta meteo», hanno detto in coro Gabriella Pilleri e Maria Paola Mascia e tanti commercianti e negozianti, come Miriam Melis della lavanderia San Pietro, Stefania Saddi della profumeria Paola e Alberto Cossu del bar Mariuccia. Cassonetti e auto sono stati trascinati dalla forza dell'acqua. Impossibile contare gli allagamenti in attività commerciali, case e garage. Vigili del fuoco e polizia municipale sono intervenuti in forza a Pirri e nelle altre zone della città e dell'hinterland. Oltre duecento le chiamate per richieste di soccorso arrivate alle due centrali operative.
PIOGGIA DAL TETTO Nelle case popolari di via Trexenta e via Sanna, gli inquilini hanno vissuto una notte da incubo con le case allagate per l'acqua filtrata dal tetto. «È la terza volta che accade in due settimane. L'impresa che razza di lavori sta svolgendo? E il Comune perché non controlla? Forse perché siamo cittadini di serie B», hanno protestato Pasquale Cappai e Bruno Sollai. «L'acqua usciva dalla prese elettriche e dagli interruttori. Abbiamo avuto paura e ora dobbiamo contare i danni», hanno rincarato la dose Elena Locci e Anna Maria Cherchi. Le famiglie del rione di Santa Teresa sono pronte a far sentire la loro voce. «Valuteremo se ci sono le condizioni di una denuncia contro ignoti», è l'annuncio finale. Poi tutti a sperare che non ci siano più nubifragi.
Matteo Vercelli