Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Bomba d'acqua frenata dai vasconi»

Fonte: L'Unione Sarda
19 settembre 2016

 

 

Il sindaco Massimo Zedda, come tutti, è rimasto sorpreso dalla violenza del nubifragio. «Non abbiamo ricevuto nessun avviso di allerta meteo», spiega. «Le ultime comunicazioni riguardavano un'allerta ordinaria, di tipo giallo, per cui non era necessaria la convocazione del Centro operativo comunale, valida sino alle 18 di giovedì pomeriggio». La mobilitazione è scattata ugualmente: «Nonostante l'assenza di bollettini di criticità, alle 4.41 - quando sono arrivate le prime segnalazioni dalle stazioni pluviometriche in città - la Protezione civile ha attivato la procedura di emergenza che ha coinvolto uomini e mezzi di diversi assessorati». Tanti gli interventi degli operai, tecnici, «dirigenti e assessori in azione per ripristinare strade e sottoservizi». Tra questi la vicesindaca e assessora Luisa Anna Marras. Con i colleghi Fadda e Medda ha incontrato il presidente della Municipalità di Pirri, Paolo Secci. Insieme hanno fatto una ricognizione nelle zone allagate (attività che ha visto impegnati anche l'assessore Chessa, i consiglieri Ibba, Tocco, Schirru). Marras: «La quantità d'acqua piovuta è stata eccezionale». A Pirri i primi lavori fatti per attenuare il rischio idrogeologico «hanno dato importanti risultati». Le vasche di via Socrate e via Stamira «si sono riempite - ciascuna ha una capacità di 8 mila metri cubi - frenando la forza dell'acqua». I danni a Sant'Avendrace, via Garibaldi, sotto il colle di Bonaria: «Le sezioni delle tubature e degli impianti fognari preesistenti ai nostri ultimi interventi non hanno resistito». Il presidente Paolo Secci, ore in prima linea accanto ai suoi concittadini: «Puntuale come una maledizione divina anche quest'anno l'alluvione ha voluto punire gli abitanti di Pirri mettendo in ginocchio i soliti noti per avere il torto di abitare nelle vie dove l'acqua trova la possibilità di sfogo naturale».