Giunta Parla il coordinatore del Pdl
Il ruolo di mediatore è spettato al coordinatore regionale del Popolo delle libertà Mariano Delogu: un compito che l'ex primo cittadino e senatore del Pdl ha svolto sabato sera con due chiamate ai protagonisti della vicenda: da una parte il sindaco Emilio Floris, dall'altra l'assessore alla cultura Giorgio Pellegrini. Risultato: cenni di distensione, episodio minimizzato, nessuna novità clamorosa - così assicurano i diretti interessati - in vista.
LA CRONACA Venerdì mattina, in coda alla conferenza stampa per la presentazione della festa di Sant'Efisio, Pellegrini (la cui presenza all'incontro con i giornalisti non era prevista) chiede se la sua partecipazione fosse «pleonastica o fantasmatica». I microfoni sono già spenti, molti cronisti hanno già lasciato il Municipio dopo aver registrato i discorsi dei sindaci dei comuni che parteciperanno alla sfilata e del delegato al turismo Gianni Giagoni. Floris risponde, definendo la presenza «marginale». Quindi Pellegrini aggiunge: «Se non sono indispensabile, me ne vado».
RAPPORTI FREDDI I rapporti, freddi da tempo (nell'estate del 2006, dopo la rielezione, Floris voleva affidare la Cultura ad un altro esponente di An, meglio se donna) si sono ghiacciati con la querelle dei giorni scorsi, nonostante martedì i due amministratori fossero l'uno affianco all'altro durante l'inaugurazione della piazza dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di fronte al tribunale. E nonostante si dica che l'assessore abbia gradito l'aumento della quota destinata alla Cultura nella previsione di bilancio, che andrà oggi in discussione nell'aula del consiglio comunale.
MEDIAZIONE DI DELOGU Delogu racconta: «Ho parlato con entrambi, e mi hanno spiegato che non c'è nessun problema sostanziale. Capita di litigare, anche tra marito e moglie, ma posso assicurare che non esiste un caso Pellegrini. Io ho vissuto queste cose e so che ci può essere un momento di divergenza, ma non credo sia un episodio grave. Sono cose che capitano, dopo otto anni di collaborazione».
Crisi rientrata? Tra i due non c'è stato ancora nessun contatto: «Non ritengo ci sia bisogno di chiamare Pellegrini», spiega Emilio Floris. «Venerdì la conferenza stampa è iniziata in ritardo, dovevano parlare tutti i sindaci dei comuni che parteciperanno alla sfilata. Non c'era tempo per un suo intervento. Quasi tutti i giornalisti erano già andati via. Sono sicuro che non mancherà occasione di parlare degli aspetti culturali di Sant'Efisio. Capisco la sua intemperanza, ma non c'è niente nei suoi confronti: il vero problema era il tempo».
Il cellulare di Giorgio Pellegrini invece è rimasto spento per tutta la giornata di ieri, mentre oggi i due potrebbero incontrarsi: in municipio inizierà la discussione sul bilancio.
MICHELE RUFFI
27/04/2009