Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Iniziativa bloccata senza l'adeguamento del Piano urbanistico

Fonte: L'Unione Sarda
15 settembre 2016

COMUNE. Manca ancora un passaggio

Il Consiglio comunale ha dato il parere al progetto per l'area ex mobilificio Marino Cao, ma manca un passaggio fondamentale: l'adeguamento del Puc al Ppr. «Hanno voluto portare avanti di corsa questa pratica, prima di completare il processo dell'adeguamento che portano avanti da anni con un ufficio apposito e proclami ma senza risultati», attacca Piergiorgio Massidda.
Aggiunge l'ex senatore: «Abbiamo deciso di dare seimila metri cubi in più senza che questa società possa ancora realmente fare niente. Un accordo fatto di fretta, ma quando avremo un piano regolatore non sappiamo se il progetto andrà bene. Però sappiamo già che così togliamo un carico di seimila metri cubi che magari potrebbe servire in altre zone della città». Martedì sera Massidda ha lasciato l'Aula col resto della minoranza (tranne Filippo Ibba, che si è astenuto).
Lo scontro con la maggioranza è nato dalla bocciatura di un sub emendamento incentrato sui parcheggi intorno al mercato e su quelli previsti nel progetto. «Chiedevamo che quell'area destinata a parcheggi fosse sfruttata per ospitare il mercato durante i lavori di riqualificazione e che l'eventuale cancellazione dei posti auto intorno alla struttura civica fosse vincolata alla preventiva realizzazione dei nuovi posti auto», spiega Massidda. «Invece hanno bocciato la nostra proposta perché vogliono fare gli errori commessi al Poetto, cioè fare le opere e poi i parcheggi, ma senza posti auto le attività commerciali muoiono».
Negli ultimi anni sono tanti gli appartamenti rimasti invenduti e un progetto come quello tra via San Rocco e via Bacaredda rischia di incrementare queste cifre. La commissione Urbanistica ha chiesto di introdurre una quota di residenze sociali nel progetto dell'Arredarte Marino Cao, ma Davide Carta del Pd propone di spingersi oltre: «Abbiamo più di cinquemila appartamenti inutilizzati in città. Il proponente dovrebbe valutare una maggiore presenza dell'housing sociale, anche per avere un ritorno dell'investimento: si parte dal 10 per cento, ma si potrebbe arrivare al 20 o al 30 per cento». Nella contropartita che il privato garantisce al Comune c'è anche un immobile davanti al Conservatorio: «Dobbiamo sapere prima che cosa farne. Non ci serve avere volumetrie che poi restano inutilizzate, come è capitato anche in passato», aggiunge Carta.
Sopra via Bacaredda è prevista la realizzazione di una piazza, circondata dai nuovi palazzi e a un livello rialzato rispetto alla strada. «Quella piazza sarà isolata e non dovrebbe essere pubblica in cessione, ma privata a uso pubblico», propone Giorgio Angius dei Riformatori, «dovrebbe essere stralciata dalle cessioni previste nel progetto e soprattutto integrata con Villanova, in modo che sia possibile raggiungerla dalla parte alta del quartiere».
Marcello Zasso