Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Laruspa sulla scala del Settecento

Fonte: La Nuova Sardegna
6 settembre 2016

La ruspa sulla scala del Settecento

Italia Nostra contesta il drastico rifacimento dell'antico cammino di Santa Teresa 

CAGLIARI Le pavimentazioni di granito e i rifacimenti delle strade stori­che realizzati dalla giunta Zed­da non piacciono a una parte dei cagliaritani. Dopo le polemiche su via Garibaldi e via Manno ora è la volta della sca­linata di Santa Teresa, un camminamento in discesa perpen­dicolare a via Manno i cui gra­dini  secondo alcuni storici  sono stati costruiti nel Sette­cento. Divenute col passare degli anni instabili, le lastre di pietra originali avevano biso­gno urgente di manutenzione, per ragioni estetiche ma so­prattutto di sicurezza. La scelta tecnica del Comune è stata drastica: la scalinata è stata già in buona parte rimossa, i gradini antichi asportati e a breve verranno installati nuovi gradoni in granito simili a quelli già completati nel quartiere di Villanova, sui quali i pareri so­no fortamente contrastanti. Ad attaccare con forza la de­cisione dell'amministrazione è stata Maria Paola Morittu, dirigente nazionale di Italia No­stra e da sempre impegnata nella difesa dei monumenti e del paesaggio storico. Scrive la giurista nella sua pagina facebook:  E se perdiamo l'autenticità e la bel­lezza conclude Morittu perdiamo la nostra città e anche il suo spirito. L'intervento sulle scalette di  Santa Teresa fa parte di un piano di lavori pubblici molto esteso, realizzato per la mag­gior parte con fondi europei dall'amministrazione Zedda. Sono in corso fra l'altro in que­sti mesi il rifacimento completo della stessa via Manno e di piazza Garlbaldi, presto parti­rà la cosiddetta riqualificazione della strada di Cala Mosca, un intervento destinato sicuramente a sollevare un'ondata di polemiche tra conservisti e modernisti. Il comune intende costruire anche un sistema di scale mobili con parcheggio in­terrato sotto le mura di Santa Croce, una scelta nata durante l'amministrazione Floris sulla quale l'attuale sindaco Massi­mo Zedda, quand'era consi­gliere comunale, aveva espresso la propria opposizione. il progetto è successivamen­te tornato di moda e malgrado le forti perplessità manifestate anche dalla Soprintendenza archeologica i lavori sono stati appaltati e presto partiranno.