Il team della Protezione civile aspetta solo la chiamata Pigliaru: «Vicini a chi soffre e già mobilitati per aiutare»
CAGLIARI. L’isola è pronta a mobilitarsi per aiutare i terremotati. La Regione già dalla mattina ha attivato la macchina della Protezione civile e ha allertato le squadre. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha subito espresso la vicinanza dei sardi alle popolazioni colpite dal sisma. «A nome di tutti i sardi esprimono dolore e solidarietà per la tragedia che ha colpito le popolazioni dell'Italia centrale – dice Pigliaru –. In questo drammatico momento la Sardegna è pronta a mobilitarsi immediatamente, attraverso uomini e mezzi della Protezione civile. Siamo pronti a offrire il concreto contributo e fornire tutto l'aiuto necessario nella delicata fase dei soccorsi». Ma la Regione non si ferma alle dichiarazioni. In serata la colonna è pronta e attende solo l’ordine per partire dall’isola. Potrebbe arrivare in giornata. Tra loro anche 50 super esperti nello scavare tra le macerie e nella gestione dell’emergenza. Tra loro anche medici e infermieri. «C'è anche chi ha chiamato in ufficio si è detto disponibile a rientrare dalla ferie – afferma il direttore della Protezione civile regionale, Graziano Nudda – siamo piccoli e non abbiamo grandi risorse, ma quando ci chiamano siamo pronti a prestare soccorso: anche in questo caso lo saremo». «Siamo stati allertati come le altre regioni questa mattina dal dipartimento di Protezione civile nazionale - spiega - e a mano a mano che servirà chiameranno per dare un supporto o sostituire i volontari già arrivati dai territori più vicini, i primi a partire».
La Sardegna può contare sul personale della Protezione civile, su quello di Forestas, l'Agenzia per l'ambiente che ha a disposizione i mezzi per movimentare la terra, «quelli piccoli che riescono a passare nelle strade strette e tra le case diroccate», del corpo forestale e di molti volontari. Tra queste associazioni ci sono anche due gruppi, uno di Cagliari e l'altro di Gonnesa, specializzati nella ricerca di superstiti sepolti da macerie con l'aiuto di cani. «Per noi è un elemento nuovo – continua Nudda – visto che in Sardegna non ci sono terremoti». Tra le particolarità delle colonna mobile pronta a partire dall'isola, anche la possibiltà di allestire un campo-rifugio per 250 persone, una struttura medica avanzata e cucine da campo. «50 persone del sistema di Protezione civile regionale sono operative in caso di chiamata dal coordinamento regioni della Protezione civile – dice l'assessore all'Ambiente Donatella Spano – per il sostegno alle popolazioni dell'Italia centrale colpite dal sisma». L’assessore ga dato da subito la disponibiltà della Protezione civile al capo nazionale Fabrizio Curcio. Il direttore Graziano Nudda è in continuo contatto con il coordinamento nazionale per l'attivazione immediata in caso di chiamata.
In serata anche la solidarietà del presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau. «Come sempre la Sardegna è pronta a fare la sua parte, fornendo il proprio contributo e tutto l'aiuto necessario nella delicata
fase dei soccorsi – dice Ganau –. A nome del consiglio esprimo solidarietà e vicinanza alle popolazioni dell'Italia centrale colpite dal terremoto».
Anche il presidente regionale dell’Anci Pier Sandro Scano ha espresso la sua vicinanza ai sindaci dei comuni colpiti dal terremoto.