Rassegna Stampa

Il Sardegna

Il ballo del mattone in Municipio valanga di cemento sulla città

Fonte: Il Sardegna
23 aprile 2009

Edilizia. Sì della Giunta a un lungo elenco di opere: dalle villette sotto San Michele ai palazzi di Genneruxi

Passa il progetto vicino al Rio Fangario. Impresa avvertita: «Attenti al rischio idrogeologico»

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Il ballo del mattone continua. La fascia di protezione dei beni identitari non c’è più. E nei primi mesi del 2009 la giunta ha proposto al Comune una pioggia di cemento e blocchetti sulla città. Villette a schiera sotto il castello di San Michele, case di lusso a Genneruxi a due passi da villa Devoto-Pungher, palazzine vicino ai giardini pubblici e una mega lottizzazione a meno di 150 metri dal minaccioso Rio Fangario. Nessuna traccia di edilizia sociale, per la quale si fa cenno soltanto a Su Stangioni. Anche se per ora l’unico sì l’ha incassato la lottizzazione alla vecchia distilleria di viale Ciusa.
L’ULTIMA DELIBERA è del 9 aprile scorso. Il sì della giunta ad una proposta di piano attuativo presentata da una potente impresa cittadina, una coop e un ordine religioso. Diverse idee politiche, ma concentrate sullo stesso interesse: costruire. Sono la Antonio Puddu costruzioni, la coop Ope e la Provincia Romana dell’Ordine dei Carmelitani di antica osservanza. Pronti a edificare sotto il castello di San Michele a Bingia Matta, dove già Bruno Cadeddu, un altro big dell’edilizia cittadina, ha avuto a dicembre l’ok dell’esecutivo per costruire su 13 mila metri quadri tra via is Cornalias, via Marongiu e via Monferrato. Il piano di Puddu, Ope e Carmelitani si divide in due comparti: il primo si trova tra via Cornalias, il Brotzu, la sede di Abbanoa e la nuova strada di raccordo tra via Peretti e la 131 e il secondo tra quest’ultima strada il confine con il comune di Selargius e via del Ghirlandaio. La delibera chiarisce che per la gran parte il piano ricade all’interno del perimetro del vincolo paesaggistico del colle di San Michele, ma aggiunge poi che l’ufficio tutela del paesaggio della Regione ha detto sì il 27 giugno 2007.
IMPORTANTE anche la lottizzazione al Fangario. Un gruppo di proprietari ottiene il sì dell’esecutivo (il 12 febbraio) per una imponente lottizzazione tra la 131, via dell’Agricoltura e il comune di Elmas. Quasi 128mila metri cubi di edilizia in un’area di periferia di 84mila. E che area. A meno di 150 metri scorre minaccioso il Rio Fangario per cui la delibera si cautela invitando i proprietari a prestare «la massima attenzione» nella fase di predisposizione dei progetti affinché «non abbiano a verificarsi eventi calamitosi di tipo idrogeologico, come quelli registratisi in epoca recente, dovuti alla presenza del Rio Fangario, nell’ipotesi di piena o esondazione dello stesso». Non poteva mancare Genneruxi, dove la “AL Costruzioni” ha l’ok della giunta (5 febbraio) per costruire tra viale Marconi, via Praga e via Genneruxi a meno di 100 metri da villa Devoto- Pungher, fresca esclusa dalla lista dei beni identitari. E infine Bs3* (zone verdi diventata edificabili dietro servizi o compenso): la coop Bithia tra via Risorgimento e via Gherardeschi e alcuni proprietari in via Toti.

E in commissione si consuma lo scontro Campus-Tavolacci

Stangioni e Tristani ¦
 ¦ Edilizia e scontri. Anche in maggioranza. Dove il presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci è spesso protagonista di vivaci liti con l’assessore competente Gianni Campus. Prima sul Betile e sull’accordo di programma. E ora le divisioni sono su via Tristani e Su Stangioni. Le due pratiche sono arenate in commissione proprio per l’ostilità di Tavolacci, che ha denunciato la contraddizione tra il piano particolareggiato del centro storico (votato a dicembre) che prevede la conservazione del vuoto urbano “strategico” tra via dei Tristani e via San Saturnino e il successivo sì della giunta alla proposta della ditta “Ormus residenziale” che mira a edificare nell’area. Poi Su Stangioni: le discussioni nascono sullo strumento urbanistico più veloce per dare il via alla lottizzazione. Tavolacci attende chiarimenti dalla giunta. Le case popolari aspettano.