Ho avuto l’onore di lavorare al fianco di Mariano Delogu per sette anni. Fui nominato Capo di Gabinetto appena entrò in carica da Sindaco, e di certo non me lo aspettavo. Lui era fatto così: un decisionista, un uomo pragmatico, senza fronzoli, che quando c’era da affrontare un problema amava andare sempre al sodo in modo che fosse risolto il prima possibile. Odiava le lunghe riunioni, quelle che spesso risultano essere le più inutili. Ricordo che le sedute della sua Giunta duravano pochissimo: tutti gli argomenti li studiava insieme ai suoi Assessori già nei giorni precedenti, in modo da conoscere tutti i problemi da risolvere e decidere cosa fare senza sprecare altro tempo. Era un uomo di assoluta integrità e rettitudine morale: gestiva la cosa pubblica come tutti i politici dovrebbero fare, da buon ‘padre di famiglia’. Evitava ogni tipo di spreco, anche minimo. La ‘spending review’ che oggi va tanto di moda, lui la applicava già 20 anni fa come stile di vita. Sedeva nello scranno più alto del Comune di Cagliari, eppure i privilegi per lui non esistevano. Per lui erano tutti uguali: consiglieri, dipendenti, amici e nemici (questi ultimi pochissimi, va detto), ma ancora più rispetto nutriva per i cittadini che rappresentava. Trattava tutti con riguardo, come è giusto che sia.
Tutti i suoi gettoni di presenza alle sedute del Consiglio Comunale li dava in beneficenza a una nota associazione che si occupa di dare una mano ai più deboli. Tutto in forma anonima, ovviamente. Mi prendevo cura personalmente di far recapitare l’assegno senza che nessuno avesse idea di chi era il mittente della generosa offerta. Veniva a prendermi spesso alle 8 del mattino, e prima di andare in ufficio andavamo in giro per la città a vedere lo stato dei cantieri aperti, oppure ci recavamo negli uffici comunali decentrati per salutare i dipendenti e chiedergli informazioni sulle attività che stavano svolgendo. Il momento che ho più a cuore è stato il Capodanno del 2000. Il passaggio del Secolo, la manifestazione a mio parere più bella della storia recente della città. Si occupò dei dettagli dell’organizzazione in prima persona, per racimolare i soldi tagliò tante piccole spese meno utili. Voleva dare al capoluogo della Sardegna un grande Capodanno, e in effetti fu indimenticabile. Risalgono ad allora gli orologi che si possono ammirare sulle torri del Comune. Poco tempo fa ho notato che segnavano l’ora sbagliata, aggiustarli sarebbe cosa giusta. Era bello ascoltare i suoi progetti per migliorare la città. Aveva tante idee, la maggior parte delle quali è riuscito a realizzarle. Con lui, Cagliari si è davvero trasformata. Ringrazio Mariano Delogu per tutto quello che ha fatto per la città, e personalmente lo ringrazio per essere stato un Maestro e prima ancora un amico.
Francesco Cicero
(admaioramedia.it)