Credo che non ci voglia un esperto di tutela dei beni ambientali, storico-artistici, per capire che non si possa impattare in quel modo suo profilo della città murata di Cagliari. Quando nacque il parcheggio multipiano venne chiesto il mantenimento dell’attuale rivestimento della scarpa, sul viale Regina Elena, nei preesistenti, sia pur recenti, conci in pietra cantone. Oggi si permette, per soddisfare le esigenze di alcuni sportivi e del gestore (esigenze che possono essere soddisfatte altrove), di realizzare una struttura impattante nei confronti della Cattedrale e del Palazzo Regio. Le immagini parlano da sole.

Se il Ppr dovesse avere un senso reale, se il Piano particolareggiato del Centro Storico (peraltro non operante in quanto ancora da assoggettare a Vas) dovesse avere senso compiuto, l’intervento in corso non avrebbe giustificazione alcuna; e tanto meno dovrebbe passare al vaglio della Soprintendenza. Stiamo perdendo il senso dei valori. Assai spesso si impedisce la trasformazione di una finestra in portafinestra (giusto per esemplificare con una quisquilia) e poi si insulta l’immagine del nostro passato. Contrariamente ad altre situazioni, non ho sentito alcuna obiezione in merito a ciò che si sta facendo. Silente anche la Facoltà di Architettura che a suo tempo ebbe a curare i “Manuali per il recupero in Centro Storico”.