Una delibera di giunta definisce il passaggio delle aree della Sbs in liquidazione
CAGLIARI. L’intenzione era stata dichiarata quando il presidente della Regione era Renato Soru. L’idea era mettere al riparo i terreni di proprietà della Società delle bonifiche sarde (Sbs) dalle mire di possibili speculatori, e anche probabili vista l’appettibilità di alcune zone. Adesso c’è anche l’ufficialità di un provvedimento varato per “congelare” i paradisi ambientali che erano finiti nel computo delle proprietà di una società nata per portare avanti le bonifiche in Sardegna. Su proposta dell’assessore Raffaele Paci, infatti, sono stati approvati gli indirizzi per “l'acquisizione degli immobili costieri di particolare rilevanza paesaggistica e ambientale della Società bonifiche sarde Spa, in liquidazione. I terreni costieri di pregio saranno acquisiti dalla Sfirs, in qualità di mandatario, e dalla Direzione generale degli Enti locali e confluiranno all’interno del patrimonio regionale”, si legge in una delle delibere approvate ieri.
Dunque, il passaggio di proprietà dei paradisi ambientali li mette al riparo dagli esisti della liquidazione della vecchia Sbs e permetterà di conservare le bellezze delle coste della Sardegna, nella zona di Sassari, Alghero, Buggerru, Fluminimaggiore,Castiadias e Muravera in cui ricadono angoli di
paradiso noti a tutti i sardi, come la suggestiva spiaggia di Cala Domestica, in territorio di Buggerru, o il lungo arenile di Cala Sinzias, una delle spiagge preferite dai turisti che scelgono la zona sud della costa orientale, oppure le aree più vicine alla costa e alle spiagge di Alghero.