Il punto di Marcello Polastri sulle scoperte nel cantiere
Autore: Marcello Polastri il 26/07/2016 14:32
Resti di canalizzazioni, strutture murarie ed anche di grandi massi squadrati.
Lo ricorderete... per primi avevamo divulgato la notizia: Largo Carlo Felice, durante i recentissimi lavori per il rifacimento della pavimentazione stradale sono stati ritrovati antichi manufatti.
Era l'11 luglio 2016 (vedi news) e tanti lettori ci hanno scritto, alcuni ci hanno anche spedito non poche immagini come quelle di Antonio Maria Marras. Ed ora la conferma, resa nota dagli archeologi attraverso i media: basamenti di mura,
probabilmente quelle medievali poste a protezione del quartiere La POLA o della Marina, stanno rivedendo la luce dentro ad una grande trincea aperta nel Largo Carlo Felice. Dove, tra la Banca Unicredit e l'angolo con via Dettori, accanto ai tubi delle acque bianche, si nota la roccia calcarea ricca di significati da svelare: sono le orme dei nostri padri, delle civiltà e degli uomini che ci hanno preceduto.
GLI STUDIOSI ipotizzano "basamenti di mura e ambienti di varie epoche". Infatti da lunedì, come recitano i giornali isolani, personale della neonata soprintendenza unica (quella alla Antichità e alle Belle Arti), sta scavando nel cantiere in un terreno notoriamente ricco di storia. A emergere è un sito molto stratificato, e quindi interessante. Si celerebbe, sempre in zona, anche un tratto della cinta fortificata del quartiere La POLA.
LA STORIA. I reperti che stanno rivedendo la luce oscillano tra il 1500 e l'epoca romana. Sarà che all'altezza del civico 29 del Largo Carlo Felice, duemila anni fa si muovevano i romani e, circa mezzo secolo fa, dagli spalti di una cinta fortificata, veniva tenuto d'occhio il mare da parte di chi ci governava, per il timore di eventuali attacchi?