Un'interpretazione della legge suggeriva di non pagare in assenza del bancomat
La sosta blu si paga, per i trasgressori sono dolori. Ha dovuto ricredersi chi in queste settimane ha pensato di farla franca invocando la legge di stabilità che imponeva al Comune e ai privati che gestiscono i parcheggi in città di aggiornare - entro il primo luglio- i parcometri, dotandoli di pos per bancomat e carte di credito. Le sanzioni sono fioccate. Ventuno euro per gli automobilisti che hanno sfidato la sorte lasciando il ticket dentro la colonnina e gli euro in tasca.
I DATI In realtà - come spiegato dai gestori di stalli a pagamento - non è che il numero di multe sia cresciuto a dismisura, almeno dal primo luglio ad oggi. Cagliaritani dunque rispettosi delle regole? Di certo tanti sono stati prudenti, anche se più d'uno ha rischiato e ora dovrà pagare la sanzione.
LA REAZIONE Insomma, la notizia diffusa sull'intero territorio nazionale sulla possibilità di rifiutare di pagare la sosta nelle strisce blu in caso di colonnine non attrezzate col pos, ha avuto un'eco anche in città. Per molti significava risparmiare alcuni euro ogni giorno. Una somma che a fine mese sarebbe stata di tutto rispetto. Invece è arrivata la mazzata sotto forma di verbale da versare nelle casse della polizia municipale.
LE SCELTE Qualcuno, invero, si è fidato degli annunci diffusi da uno studio legale e rimbalzati poi sulla stampa e sui social circa la possibilità di parcheggiare gratuitamente se Comuni e società private non avessero adeguato gli impianti. «Affrettata, di certo ingenua: questo sono stata», taglia corto Francesca Costa, che in via Manzoni, qualche mattina fa, si è ritrovata nell'auto il preavviso di pagamento. «Ho anche convinto un mio parente, per entrambi, una multa di 21 euro».
I RICORSI Pensare ad un ricorso? «Proprio no». Anche perché - a detta degli esperti -l'ipotesi di vincere davanti al giudice sembrerebbe piuttosto complicata. Anche gli avvocati specializzati in viabilità, traffico e codice della strada consigliano cautela.
LA STAMPA Posizione ripresa in questi giorni dalla rivista “Quattroruote” che interviene sull'interpretazione forzata della norma. L'indisponibilità del Pos non esime il cittadino - vista la possibilità di pagare comunque in contanti e con altre forme elettroniche quali pyng o altre app per smartphone - dal rispetto una norma stradale: una cosa è il Codice della strada, un'altra la legge di stabilità.
Andrea Piras