La società di gestione
«Prevediamo trecentomila croceristi quest'anno in città. Nel 2012 erano ottantamila e ci parevano molti, invece intendiamo consolidarci attorno a mezzo milione. Fra cinque anni, dobbiamo trovarci nella situazione di dover ampliare il terminal crociere».
Sono le 16 di ieri, ancora manca qualche ora all'inaugurazione del nuovo terminal. Per Ana Karina Santini, presidente di Cagliari cruise port, la cerimonia in programma quattro ore dopo fa parte del passato. «Il Mediterraneo orientale è in crisi», dice nella rovente sala conferenze della Camera di commercio, durante una tavola rotonda, «il Magreb è tagliato fuori: dobbiamo bussare alle porte di armatori grandi e medi, per portare qui croceristi di lusso e di classe economy, di tutte le nazionalità, per trascorrere dodici ore di sosta nella nostra città».
Paola Piras, commissaria della Camera di commercio, è soddisfatta: «Finalmente ci ritroviamo tutti assieme per fare rete», si compiace, mentre al suo fianco debutta Maria Cillocu (nuovo assessore comunale al Turismo e alle Attività produttive) e siede Roberto Isidori, comandante della Capitaneria, che si avvia a concludere il proprio periodo da commissario dell'Autorità portuale. «Ogni crocerista», spiega Cillocu, «spende in media sessanta euro in città. Non è poco, ma non dobbiamo accontentarci: la crociera è una vetrina, chi la fa deve poi decidere di tornare per un periodo di vacanza». Isidori, intanto, annuncia nuovi lavori al porto: «Presto sarà rifatta la pavimentazione del Molo Rinascita». La scommessa sulle crociere è rilanciata. (l. a)