Il taglio provvisorio delle tasse aeroportuali non frena l'emorragia
«Abbiamo paura che questo taglio non serva a nulla. Il prossimo inverno qui si conteranno morti e feriti, la politica ha giocato sulla pelle del nostro territorio». Massimo Cadeddu non festeggia. Il presidente della Confcommercio algherese ha ancora sulla pelle i segni degli ultimi tre mesi, quelli del crollo degli arrivi internazionali nell'aeroporto Riviera del Corallo e del ridimensionamento del turismo in tutto in nord ovest della Sardegna. «La situazione si fa difficile, anche a luglio non ci sono stati miglioramenti sensibili. Ecco perché non c'è da aspettare: abbiamo capito che l'assenza di Ryanair può essere colmata solo da Ryanair», spiega.
GLI INTERVENTISTI Ad Alghero il fronte interventista non si è disgregato con l'approvazione del taglio delle tasse. Anzi. Se possibile, si è allargato. All'ultima riunione, martedì scorso, hanno partecipato più di trenta Comuni dell'Isola. Sassarese, Planargia, Montiferru, Nuorese. Chiedono che non si aspetti la decisione della Commissione europea sugli aiuti agli aeroporti sardi (la chiusura della procedura di infrazione è attesa dalle fine del 2015) per trovare nuovi accordi con Ryanair. Una strada seguita dagli scali della Puglia, che ha finanziato con 12 milioni di euro il marketing territoriale garantito dalla compagnia aere. Anche gli aeroporti siciliani continuano a flirtare con gli irlandesi.
IL SINDACO «Ecco perché la nostra lotta continua sul fronte degli incentivi», annuncia Mario Bruno, sindaco di Alghero che in questi mesi si è messo a capo della rivolta. «Non attendiamo il pronunciamento Ue: riteniamo che si possano e debbano adottare misure concrete per sostenere e incrementare il traffico low cost, in linea con gli orientamenti comunitari. Agli inizi della prossima settimana dovremmo ottenere il parere richiesto ad esperti di comprovata esperienza sui temi più controversi del sostegno economico ai vettori, in attesa del pronunciamento Ue, così da confrontarci con il presidente la Regione».
FLOP ALITALIA E il fatto che Ryanair sia insostituibile lo dimostrano i dati - diffusi da Bruno - di Aena, società che gestisce la maggior parte degli aeroporti spagnoli. Il collegamento tra Alghero e Barcellona inaugurato da Alitalia a giugno è stato una delusione. Tra partenze e arrivi, nel primo mese sono stati registrati solo 742 passeggeri, su un totale di 4290 posti offerti dalla compagnia aerea. Il coefficiente di riempimento, stella polare per qualsiasi vettore, ha superato di poco il 17 per cento. Nello stesso mese Ryanair ha dichiarato un “load factor” medio sulle proprie rotte del 94 per cento. Una differenza abissale che sta alla base del crollo del traffico passeggeri nello scalo algherese, dove gli irlandesi hanno tagliato 14 tratte rispetto al 2015.
Le ultime statistiche di Assoaeroporti dicono che nei primi sei mesi dell'anno sono stati persi per strada 137mila passeggeri, di cui più della metà stranieri. Un calo che rischia di far scendere lo scalo Riviera del corallo abbondantemente sotto il milione e mezzo di passeggeri, annullando la crescita costante degli ultimi sei anni. (m. r.)