"Strani movimenti sul futuro delle due Autorità portuali sarde", la denuncia arriva da Piergiorgio Massidda, ex presidente dell'Authority del capoluogo
"Strani movimenti sul futuro delle due Autorità portuali sarde", la denuncia arriva da Piergiorgio Massidda, ex presidente dell'Authority del capoluogo. "Alcuni politici nel nord Sardegna - spiega - fanno pressioni perché la sede sia ad Olbia, altri del sud perché sia a Cagliari. Eppure pochissimi di loro in questi anni si sono mai concretamente interessati di portualità. Quasi nessuno è intervenuto per sostenere la Zona Franca di Cagliari, così come i due sistemi portuali che danno alla Sardegna ricchezza e posti di lavoro.
Non hanno alzato la voce perché Cagliari e Sarroch, inseriti tra i porti Ten-T lavorassero per attrarre finanziamenti europei, con milioni di euro che ogni anno perdiamo. Intervengono solo ora, per decidere dove starà il presidente, e magari per nominarlo. Non sono interessati ai porti, vogliono solo piazzare amici e clienti". La proposta di Massidda:
"Ho sempre sostenuto - prosegue - che in Sardegna, come pure sta succedendo in Sicilia, vadano tenuti due distinti sistemi portuali. Con due Autorità di Sistema portuale. Una con base a Cagliari, l'altra con base a Olbia. Per garantire lo sviluppo di due territori e due sistemi portuali con esigenze e caratteristiche diversissime. Ma la Giunta regionale si è dimostrata lenta e inefficace non riuscendo ad ottenere neanche questo dal Governo 'amico', che continua a umiliare la Sardegna e le legittime aspettative dei sardi. I porti possono creare ricchezza e posti di lavoro, basta volerlo, basta crederci, basta superare gli egoismi di una politica lontana dai bisogni della gente".