Ecco l'estate: il momento più amato e atteso da milioni d'italiani. Lo è, forse, anche di più dagli immigrati. I primi ambiscono a una meritata vacanza al mare, provando a rigenerarsi dopo più di 300 giorni di stress, ansie e dannate corse quotidiane per vari motivi. Per i secondi, la calda stagione - un tempo - era il periodo buono per fare affari nelle zone balneari. I più fortunati riuscivano a mettere da parte alcuni risparmi che consentivano loro di tornare a casa durante l'inverno. Chilometri di spiaggia a piedi, con diversi chili di mercanzia sulle spalle, al di sopra dei 36° non era cosa semplice. Accade ancora, seppur con maggiori difficoltà. Non sempre è facile sbarcare il lunario. L'enorme sacrificio di questi grandi lavoratori merita ammirazione e rispetto. Purtroppo, capita che qualcuno, con incoscienza, si diverta a deriderli. Spesso uno scatto non autorizzato e abusato fa il giro del web, ignorando completamente le comuni norme sulla privacy. Immagini che spesso nel sociale alimentano commenti poco educati, persino insulti. C'è poco da divertirsi giocando sulla debolezza altrui: una regola abbastanza elementare per una società che si dichiara civile.