Contro il parcheggio multipiano e del parco di via del Cammino Nuovo si erano messi di traverso ambientalisti, residenti e persino parlamentari. Il progetto - aveva scritto Legambiente - era così impattante da comportare, nonostante l'impegno migliorativo, seri rischi di alterazione dell'equilibrio geomorfologico e compromissione dell'integrità del complesso monumentale, architettonico. Per gli ambientalisti esiste il pericolo di una marcata alterazione delle basi del complesso. La previsione di scavare la roccia per un grande volume - aveva sostenuto Vincenzo Tiana, di Legambiente - potrebbe avere effetti non facilmente preventivabili. Le vibrazioni dello scavo meccanico possono causare cedimenti, la porzione di roccia rimossa depaupera la resistenza all'appoggio del muro soprastante: i rischi superano notevolmente i vantaggi della realizzazione di un parcheggio interrato.
Il caso era arrivato anche in Parlamento con un'interrogazione presentata dal grillino Roberto Cotti al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini per «verificare la correttezza del procedimento avviato dall'amministrazione comunale di Cagliari». Del parcheggio sotterraneo - aveva sostenuto Cotti - non se ne sentiva la necessità, anche perché i parcheggi saranno meno di quelli attuali e la struttura che si vorrebbe realizzare resterà in parte vuota, come già dimostrato dalle esperienze pregresse. (a. a.)