Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il viale Merello invaso dai topi: «Saltano sui balconi dagli alberi»

Fonte: L'Unione Sarda
18 luglio 2016

Emergenza igienico-sanitaria, sui terrazzini dei palazzi escrementi e urina dei ratti

 


Gli alberi sono la loro casa, salvo poi tentare le scorribande sui terrazzini dei palazzi lambiti dalle fronde delle grandi piante. Sulle mattonelle resta il segno del loro passaggio: escrementi e scie d'urina in grado di scatenare possibili malattie, anche insidiosissime come la leptospirosi. Per gli abitanti sono guai seri. «Siamo prigionieri in casa», raccontano, «ostaggio dei topi».
LE INCURSIONI In viale Merello, adesso, è emergenza vera. «Abito al terzo piano e siamo costretti a tenere sul balcone le trappole. Inutile dire che di topi ne abbiano catturati eccome», spiega Anton Carlo Pau, medico. «I rischi igienico sanitari sono tanti, lo sono ancora di più per chi ha figli piccoli. Praticamente si vive barricati, con le saracinesche abbassate per evitare che i ratti entrino dentro gli appartamenti».
LE OPERAZIONI Di recente in viale Merello è arrivata un'impresa privata specializzata nella derattizzazione e chiamata dal capocondomino di uno dei palazzi. E questo dopo le inutili richieste d'intervento fatte in Comune. «Sarebbe però necessario una campagna radicale per risolvere il problema, personalmente credo, anche per quanto ci è stato spiegato dagli specialisti, che bisognerebbe abbattere le piante, almeno quelle cresciute a dismisura e che le operazioni di potatura annuali non spostano di una virgola l'emergenza. Ripeto, stiamo parlando di rischi per la salute pubblica, non di semplice fastidio per la presenza dei topi».
LA NOTTE È storia quotidiana. O meglio, notturna. È proprio nelle ore di buio che i ratti si arrampicano sugli alberi ed è facile vederli camminare sui tronchi. Poi, quando le luci delle case si spengono e viale Merello piomba nel silenzio, i roditori prendono coraggio e raggiungono i balconi nella speranza di trovare qualcosa da mettere sotto i denti. Lasciando la firma del loro passaggio.
L'esasperazione è grande. Esattamente com'era avvenuto l'anno scorso nel Corso Vittorio Emanuele all'altezza del portico di Palabanda, dove i cassonetti e uno spiazzo abbandonato erano diventati il ritrovo di colonie di ratti.
LA MAGISTRATURA Ora in viale Merello minacciano di rivolgersi alla Procura. La richiesta è che il Comune, la Asl e il Centro antinsetti provinciale intervengano nella zona per affrontare e risolvere l'emergenza dovuta alla crescita abnorme dei roditori.
Andrea Piras