Cagliari
Una breve sosta e poi ancora in viaggio
Si è concluso ieri mattima il pellegrinaggio via mare della Madonna di Bonaria Dopo la “crociera dello spirito” oggi una nuova partenza per la diocesi di Tempio
MARIO GIRAU
________________________________________
CAGLIARI.Solo il tempo di una breve sosta nel suo convento, poi, questa mattina, nuova partenza per un’altra tappa del giro di Sardegna, che la Madonna di Bonaria compie ormai da 4 mesi. In tarda mattinata sarà a Tempio, dove porterà immagini, emozioni e sentimenti freschi di un viaggio meraviglioso lungo le coste della Sardegna. «Venuta dal mare 638 anni fa - dice padre Efisio Schirru, segretario generale del Centenario - la Vergine in sette giorni ha incontrato un’altra grande fetta del popolo cristiano». Unico il messaggio: “Gente di Sardegna non temere, sarò sempre con voi”. Gli 800 fedeli partecipanti al pellegrinaggio marino hanno ripassate in un flash-back il film della “crociera dello spirito” durante l’ultima celebrazione esterna, ieri sera, nel porto di casa, nell’open space del terminal crociere desolatamente vuoto.
Presieduta da un vescovo, Emery Kabongo, tra i principali collaboratori del Papa del “Totus Tuus”, Giovanni Paolo II. Quando il giorno ha ceduto il passo velocemente alla notte, la processione ha riportato la Patrona Massima a Bonaria. La città ieri mattina non si è fermata per dare uno speciale saluto alla Madonna che rientrava. Poche centinaia di persone, amici e parenti dei “croceristi della fede”, dietro le transenne hanno salutato il ritorno del simulacro, a bordo della Moby Drea sempre in perfetto orario. La festa vera di sera. Alle 8,10 la motonave del gruppo Onorato entra nelle acque del porto, sotto l’occhio attento degli uomini dell’Autorità marittima e del responsabile del servizio sicurezza della navigazione portuale, Giuseppe Azzaretto. Rapida manovra con poppa in avanti. Alle 8,30, tra gli applausi, dall’immenso ventre del piroscafo appare la Madonna. “L’ultima fotografia di gruppo”, ordina padre Efisio Schirru, regista e cerimoniere di questo pellegrinaggio. «La Madonna e il suo santuario - dice il sindaco Emilio Floris in fascia tricolore, venuto ad accogliere ufficialmente la Vergine - sono tra i simboli di questa città, segno di fede e di valori accolti in tutta l’isola, come questo pellegrinaggio ha ampiamente dimostrato. D’ora in poi l’attesa del Papa si fa più forte e partecipata, il collante dell’entusiasmo e dell’attesa dell’arrivo di Benedetto XVI è la Madonna».
Tra le prime a lasciare la “Moby Drea” Caterina Murineddu e Maria Rosa Sias. «Un’esperienza meravigliosa - dicono - trovarsi immersi in un clima di pietà cristiana e partecipazione convinta a un evento dello spirito, che ha conservato questa sua caratteristica in ogni momento». Alberto Galdini, 60 anni, uno dei 200 volontari racconta: «La giornata era scandita dalla preghiera e dal lavoro. La mia sveglia suonava alle 6,30, alle 7 colazione, mezz’ora dopo la recita delle lodi, poi ciascuno di noi prendeva posizione, così per tutta la giornata. Io ero addetto alla vendita dell’oggettistica sacra: la gente ricerca e rispetta i simboli della fede». Mario Pergola, 42 anni, da 23 nell’isola. «La fortuna, un biglietto vincente alla lotteria organizzata dai padri mercedari, mi ha consentito di partecipare con mia moglie al pellegrinaggio, impressionante e toccante. Si dice che ormai la gente ha perso la fede: ora posso assicurare che non è vero».
«Forse non proverò più - racconta Ada Porcu, originaria di Sedilo, ma da tempo residente a Oristano - un’analoga esperienza. Ho visto sia tra i fedeli sia tra i pellegrini una convinta partecipazione al pellegrinaggio, gesti di autentica devozione mariana». E’ quasi un ritornello: «Un’esperienza commovente davanti ai miracoli della fede» dicono Francesco Piu di Villanovafranca, Giampiero Pusceddu, Agatina Zanda e Maria Culeddu di Cagliari. Conferma tutto uno che se ne intende, don Ignazio Sanna, addetto stampa dell’arcivescovo di Oristano, che con una web camera è pronto a rilanciare le storie del pellegrinaggio dal sito www. diocesioristano.it. «Ogni attracco inaugurava una giornata carica di speranza cristiana e ogni partenza, la sera, un colpo al cuore per quanto si era vissuto. Impressionante vedere le mamme in fila per consentire ai figli di toccare il simulacro». Il più piccolo “marianino” ad Arbatax, Matteo, al mondo da appena 24 giorni.
«La Madonna è sempre un forte richiamo per le popolazioni sarde», dice Michele di Martino, presidente della Società maschile di Bonaria, per una settimana plenipotenziario ufficioso di Emilio Floris: «Ho solamente portato ai primi cittadini che venivano a trovarci i saluti del sindaco di Cagliari».