Carte di credito e debito, nuove regole per i parcheggi a pagamento
Nessuna sanzione se il parcometro non ha il pos
«Ma come, davvero?». Cadono dalle nuvole gli automobilisti piazzati davanti alle colonnine dei parcheggi con le strisce blu per ritirare i biglietti. Non sanno nulla della possibilità di non versare neppure un euro e neppure della legge di Stabilità 2012 che impone ai Comuni di adeguare i parcometri così da permettere ai cittadini di pagare la sosta con bancomat, carte di credito o carte di debito. La storia è identica da un capo all'altro della città. Da via Dante al largo Carlo Felice, dal mercato di via Cocco Ortu e strade limitrofe a via Roma.
LA DATA È così dal primo luglio. Dal giorno in cui se parcheggi l'auto negli stalli e la colonnina non dispone dell'apparecchiatura di accettazione delle carte di credito puoi avvalerti della facoltà di non pagare neppure un centesimo. Un sogno per chi lascia l'auto nelle strade del centro, una mazzata (possibile e temibile) per le casse del Comune ma anche di Ctm-Parkar e di Apcoa che gestiscono le strisce blu a Cagliari.
Nei parcheggi delle Ferrovie il parchimetro è dotato del pos per ricevere le carte di credito da tempo. «Assolutamente sì», si affretta a confermare l'operatore, «non abbiamo però ancora il dispositivo per il bancomat». Nessuna alternativa al denaro contante, invece, nelle centinaia di colonnine di Parkar che fanno capo ai 3.200 stalli governati dalla società a responsabilità limitata che ha, come unico socio, Ctm spa, e costituita appositamente per gestire le aree di sosta a pagamento.
I TIMORI La preoccupazione - inutile negarlo - serpeggia tra gli addetti ai lavori. «Abbiamo chiesto ulteriori informazioni sulla legge e l'assistenza di Airpark, l'associazione che tutela le società che amministrano il pagamento delle soste in Italia», spiega Stefania D'Arista, responsabile dell'ufficio stampa di Ctm-Parkar. «Sappiamo che Airpark ha già presentato istanze al ministero delle Finanze e a quello dei Trasporti e si stanno attendendo risposte anche dall'Agenzia per l'Italia digitale della Presidenza del Consiglio».
Il timore è che già prima di far partire l'adeguamento degli impianti si possa scatenare la corsa alla sosta selvaggia, questa volta autorizzata dalla stessa legge.
LE DISPOSIZIONI Da Roma si attendono risposte, insomma, e chiarezza sui tempi di applicazione della legge di stabilità del 2012 che in effetti una scadenza l'aveva indicata chiaramente. Appunto il primo luglio 2016, giorno e anno in cui sarebbe scattata la sua applicazione. In ultima analisi sono trascorsi quattro anni ma Comuni e società sembrano non essersene accorti. Salvo rarissime eccezioni.
«Da noi e direttamente dagli ausiliari della sosta - spiegano al Ctm - è possibile acquistare una card prepagata così come il tagliando “gratta e sosta”». Non basta. Così come non è sufficiente per i cagliaritani poter utilizzare la carta di credito nei parcheggi multipiano di via Manzoni e in quello accanto al Teatro civico gestiti da Parkar, oppure in piazza Repubblica e viale Regina Elena, amministrati da Apcoa, dove, in questi ultimi due casi, si possono utilizzare carte e bancomat negli uffici dove un operatore è sempre presente durante l'intero arco della giornata.
IL RISCHIO L'adeguamento del servizio e delle apparecchiature lo imponeva alle amministrazioni e ai gestori privati di parcheggi. Chi non l'ha fatto rischia. Gli automobilisti possono sentirsi dunque legittimati a sostare gratuitamente se il parchimetro non consente il pagamento tramite pos. Potranno farlo senza incorrere in alcuna sanzione e senza il rischio di essere multati.
Andrea Piras