Presentati i risultati del monitoraggio: qualche criticità nelle foci dei fiumi
CAGLIARI. Ancora qualche criticità, in particolare vicino alle foci dei fiumi, ma in generale il mare della Sardegna gode di ottima salute. Parola di Goletta Verde, che stamattina nel porto turistico di Cagliari ha presentato il risultato del monitoraggio attuato venti giorni fa dal laboratorio mobile.
Le foci inquinate. Su un totale di 29 punti campionati, 21 hanno riguardato le spiagge e sono risultati nella norma. Gli altri otto hanno interessato le foci dei corsi d'acqua, proprio in prossimità degli scarichi. In questo caso ben sei punti hanno presentato livelli di contaminazione molto elevati. Si tratta - secondo le analisi degli ambientalisti - della foce del rio Mannu a Porto Torres, della foce del fiume Sillis a Marina di Sorso/Platamona, della foce del canale in corrispondenza di via Garibaldi a San Giovanni di Alghero, della foce del rio Jana a Porto Alabe nel comune di Tresnuraghes, del campionamento effettuato in prossimità dello scarico su via Tramontana a Pittolongu, Olbia, oggetto negli ultimi mesi di numerose segnalazioni da parte dei cittadini per episodi di sversamenti di reflui fognari.
Giudicato «inquinato», invece, il prelievo effettuato alla foce del fiume Fluminimanno in località Portixeddu a Fluminimaggiore. «Quello di Goletta Verde - ha spiegato il portavoce Giorgio Zampetti - è un monitoraggio puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce comunque un'istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni». Secondo Antonio Deidda, responsabile depurazioni di Abbanoa, «i dati sono soddisfacenti e siamo già impegnati nella risoluzione delle criticità riscontrate».
5 Vele. Goletta Verde ha anche consegnato le 5 Vele, il prestigioso riconoscimento della Guida Blu-Il mare più bello di Legambiente e Touring Club, al sindaco di Domus De Maria, Maria Concetta Spada, che quest'anno svetta in cima alla classifica delle località marine italiane segnalate nella guida, grazie soprattutto all'impegno per la tutela e la valorizzazione del paesaggio naturale e alla cura dedicata all'educazione ambientale e ai beni archeologici.
Cemento. In Sardegna 399 chilometri, pari al 27% del totale, sono stati modificati inesorabilmente dal cemento, solo l'1% (14 Km) negli ultimi 25 anni. È quanto emerge dal dossier di Legambiente sul consumo delle aree costiere. «Questo primato - ha sottolineato il presidente del comitato scientifico di Legambiente Sardegna, Vincenzo Tiana - è il frutto di tanti anni di battaglie ambientaliste che hanno permesso di evitare la deturpazione e la cementificazione di ampi tratti di costa». E, a dieci anni dall'approvazione del Piano paesaggistico regionale, «si può sostenere che sia stato segnato un cambiamento culturale di enorme importanza per il futuro delle coste sarde».
Tuttavia, ha continuato Tiana, «non bisogna abbassare la guardia e alla Giunta regionale chiediamo di dare continuità a quanto previsto dal Ppr». «Bisogna valorizzare al massimo questo risultato - ha aggiunto il portavoce di Goletta Verde Giorgio Zampetti - anche perché è dimostrato che laddove si arriva al 60% di cementificazione, esistono criticità».
Sul dossier di Legambiente si è espressa anche il neo assessore all'Urbanistica del Comune di Cagliari, Francesca Ghirra che, dopo aver ringraziato « Goletta Verde per quello che fa», ha auspicato che «la nuova legge regionale urbanistica miri alla riqualificazione dell'edificato esistente».