PIAZZA COSTITUZIONE.
Condannare qualunque forma di razzismo e favorire l'integrazione: questi i valori acclamati e gridati con passione durante il sit-in che si è tenuto lunedì sera alle 19 in piazza Costituzione, a Cagliari. Sulla scia dell'episodio che ha causato la morte del 36enne nigeriano Emmanuel Chidi Namdi, vittima di violenza per aver difeso la sua compagna da insulti razzisti, Cagliari ha scelto di scendere in piazza per dire no al razzismo e a qualunque forma di discriminazione.
La scaletta del sit-in, organizzato dal Presidio Piazzale Trento, è stata scandita dagli interventi di esponenti di numerose associazioni, tra le quali la Collettiva Tamburi Battenti, Emergency, la Lila Cagliari, il Coordinamento Antifascista Cagliaritano, l'Associazione Rifugiati, l'Associazione Sardegna Libera e l'unione studentesca Eureka.
Gli interventi, forti e accesi, hanno evidenziato la necessità di rompere la catena di odio che ha animato gli ultimi episodi di razzismo, favorendo l'integrazione e il rispetto dei diritti umani. «Conosco una sola razza, quella umana» ha ribadito Cornelia Isabelle Toelgyes, attivista per i diritti umani, che in questa consapevolezza vede la chiave del rispetto per i diritti e le esigenze di tutti. Sul posto era presente anche il sindaco Massimo Zedda.
Valeria Casu