I cittadini infuriati che abitano in zona usano anche la satira, ma ciò che succede ad ogni ora del giorno, è assurdo: emergenza eroina, tra siringhe, spaccio, aggressioni e furti sempre più in aumento
Autore: Alessandro Congia il 11/07/2016 14:01
«Si potrebbe girare un film o una fiction, tanto gli ambienti e i personaggi ci sono tutti, se qualche regista ha piacere di allestire il set, siamo qui a raccontargli ogni dettaglio del caso». Non è uno scherzo satirico, ma è ciò che gli abitanti pensano, sbottano, con un accenno di sorriso che si trasforma in pochi secondi con un viso serio e pronunciato al veleno: «Quanto ancora dovremo pazientare per avere un quartiere vivibile, senza i tossici per strada che si bucano davanti ai bambini: dormono e lasciano escrementi, siringhe e sporcizia dappertutto, non basta avere poliziotti e carabinieri per qualche mese in strada, perché si spostano nella zona del colle e del seminario, qui è sempre identico. Basta».
E’ lo sfogo dei residenti a San Michele, puntano il dito contro le Istituzioni, il Comune e i servizi sociali, “colpevoli” (a detta di anziani e giovani mamme infuriati) di non far nulla per porre fine al disagio continuo. Non basta ripulire quei quattro giardinetti attorno alle case della Ge.Scal, (lavori di manutenzione che era fondamentale eseguire), c’è di più: l’invasione di decine di tossicodipendenti che arrivano dai paesi, strade e piazzette come dormitorio all'aperto.
IL DEGRADO. Questa mattina gli operatori ecologici non hanno potuto ritirare il sudiciume lasciato la notte scorsa dagli eroinomani perché temono di pungersi con le siringhe dentro gli abiti sporchi. Intanto, c’è chi sta seduto nelle panchine o sui cordoli delle “aiuole” e si buca come se niente fosse. La tensione nel rione è alta: i titolari delle attività commerciali sono sempre in ansia “Non possiamo distrarci un attimo perché altrimenti è la fine – ammette da dietro il bancone un negoziante – rubano ogni cosa, abbiamo paura perché può esserci dietro l’angolo chi ti punta la siringa sporca e ti minaccia se non gli dai i soldi”. Idem come sopra per gli abitanti stessi, che hanno le auto in sosta sotto le finestre: “Dobbiamo fare come i vigilantes – spiega uno studente trasfertista di Laconi – qui in via Buggerru ad esempio, è un via vai continuo di tossici, controllano gli interni delle macchine e spesso spaccano i vetri con il cacciavite, rubano ogni cosa anche gli spiccioli lasciati sul cruscotto. Per non parlare di notte – ammette un’infermiera 40enne – sentiamo l’allarme delle macchine e al mattino i pezzetti di cristallo per terra”.