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Una grande festa di sport. Così si è conclusa, sabato sera al Parco di Terramaini, la seconda edizione di Quartieri in Gara manifestazione sportiva non agonistica organizzata dal Comitato di Cagliari del Centro Sportivo Italiano.
Centinaia i partecipanti che hanno dato vita a una gara in stile giochi senza frontiere. Tanti gli ostacoli da superare durante il percorso: dalla corsa con i sacchi al passo del giaguaro in stile militare fino allo slalom tra palloni oscillanti e il superamento della “ragnatela gigante”. Una sfida esaltante per giocatori di diverse generazioni, dai più giovani sedicenni ai più anziani ultrasessantenni, ma anche per due persone disabili che hanno preso parte alla gara. “Hanno dato un segnale importante che testimonia come lo sport possa andare oltre le barriere mentali e fisiche” ha dichiarato Maurizio Siddi, presidente del Csi di Cagliari.
Obiettivo principale dichiarato della manifestazione quello di valorizzare gli aspetti positivi dello sport, coinvolgendo le persone in una divertente competizione non agonistica e di importante valenza sociale. Un esempio su tutti: tra le squadre ha gareggiato anche quella del Gus Sardegna (Gruppo Umana Solidarietà) formata da cinque migranti arrivati da Mali, Guinea Bissau, Costa d’Avorio e Nigeria alcuni dei quali giunti a Cagliari poco meno di un mese fa.
Presente all’evento il tenente colonnello del Comando militare della Sardegna, Carmelo Abis e l’assessore allo Sport del Comune di Cagliari, Yuri Marcialis: “Una manifestazione importante - ha detto quest’ultimo - che entra a pieno titolo nella nostra idea di città, una città che accoglie appieno lo sport all’aperto e l’aggregazione sociale”.
Sport per l’integrazione ma anche per la salute. Durante la fase training un supporto importante è stato dato dalla facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Cagliari: “Circa il 30% delle patologie che vengono curate con il sistema sanitario nazionale potrebbero essere prevenute con la pratica sportiva” spiega il professore Andrea Loviselli,
coordinatore del corso di laurea.
Chi ha vinto. Ad aggiudicarsi la vittoria la squadra dei “Bobboetti” che si porta a casa un premio consistente in tre mesi di palestra e buoni acquisto per abbigliamento sportivo dal valore di 1600 euro (200 euro per ogni partecipante). Inoltre il Csi di Cagliari ha consegnato, a una delle associazioni sportive che hanno collaborato durante la fase training, un defibrillatore per sensibilizzare gli sportivi sul tema della cardioprotezione.