S e volessimo immaginare la scuola del futuro non potremo fare a meno di concepire un edificio sinuoso, dalle linee morbide, spazi fluidi e flessibili, finestre ampie, arredi colorati e modulari. Una scuola aperta tutto il giorno, punto di riferimento per la città, dove imparare è un'attività spontanea e coinvolgente.
A dirla tutta di scuole così ce n'è già qualcuna, soprattutto nei paesi del Nord Europa, e tuttavia anche in Italia sempre più urgente è il bisogno di progettare gli spazi dell'apprendimento in base ai più moderni criteri pedagogici. Espressione di questa diffusa sensibilità è la mostra “Di ogni ordine e grado. L'architettura della scuola”, 12 progetti di scuola, allestita a Como dalla Triennale di Milano lo scorso autunno, e, dall'8 al 31 luglio, ospitata al Lazzareto di Cagliari. Ideata e prodotta da una delle maggiori istituzioni culturali italiane, l'esposizione è l'evento che, insieme alla giornata di studi “Immaginare la scuola del futuro” cui intervengono architetti e ingegneri autori dei progetti in mostra, inaugura un percorso riflessioni sui temi della progettazione scolastica avviato da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Architettura dell'Università di Sassari, coordinato da Massimo Faiferri.
Il convegno che si svolgerà venerdì (ore 10.30 - 18), nell'Aula Magna del Dipartimento di Architettura di Cagliari, in via Corte d'Appello, 87, cui parteciperà, tra gli altri Alberto Ferlenga, rettore dell'Università Iuav di Venezia, sarà l'occasione, spiega il professor Faiferri, per ragionare sui modelli in mostra, discutere e approfondire soluzioni che facciano dialogare la progettazione architettonica con la pedagogia e la didattica contemporanee, a loro volta chiamate a confrontarsi con le nuove tecnologie digitali. Un'ottica interdisciplinare in cui si muove l'intero progetto di ricerca selezionato e finanziato da Sardegna Ricerche, intitolato “SPIN-APP: spazi innovativi per l'apprendimento”, di cui mostra e convegno sono le prime due iniziative.
F.R.P.