In un mondo dove tutto è incerto e ogni sicurezza vacilla, anche i miti come i supereroi, compagni di generazioni di lettori di fumetti, scricchiolano sotto il peso di una cultura dove tutto viene messo in discussione, sezionato, destrutturato.
Da oltre dieci anni Franco Casu lavora su questo tema prima con “SMS” (acronimo di sadomasochismo) e poi con “Superhero(e)s”. Con SuperEroticHeroes, in mostra all’Exmà sino al 10 luglio, la figura tradizionalmente virile ma sempre rigorosamente asessuata dei supereroi viene umanizzata dall’artista che gli spoglia dal loro aspetto divino presentandoli in carne ed ossa con una forte sensualità, svestiti e fotografati nella loro quotidiana intimità.
“Dei loro costumi di scena – scrive Emanuela Falqui curatrice della mostra – è rimasto solo un feticcio, ultimo baluardo di riconoscibilità, che chiunque può indossare senza distinzione di sesso. I nuovi SuperEroticHeroes mantengono l’essenza androgina del supereroe classico ma non quella algida. Non rinunciano al sentimento e sono portavoce della contemporaneità, oltre i cliché di genere”.
In questo lavoro, che unisce la pratica del ricamo, la fotografia e la performance, Casu per la prima volta lascia spazio all’affermazione del “mito di sé” e, ripartendo dal proprio corpo, entra in scena con una personale iconografia, annullando la distanza fra sé e il mito, attraverso l’autorappresentazione.
Questo evento rientra nella programmazione della Queeresima, progetto curato e coordinato dall’Associazione Arc di Cagliari e sostiene il Pride 2016.