SABATO, 18 APRILE 2009
Pagina 37 - Cultura e Spettacoli
Presentazione ieri a Cagliari, Niffoi presidente della giuria
PABLO SOLE
«Per la Sardegna è la cultura l’elemento riscattante e unificante. Se non lo comprendiamo rimarremo sempre i servi di Carlo V che ci definiva “pocos, locos e mal unidos”. Pochi lo siamo, matti pure. E su questo posso essere d’accordo, visto che un pizzico di pazzia non guasta. Purtroppo però siamo anche divisi. Dall’invidia».
L’amara disanima è firmata dallo scrittore oranese Salvatore Niffoi, diventato popolare in tutta Italia con la pubblicazione di romanzi importanti come «La vedova scalza» e chiamato a presiedere la giuria del premio letterario intitolato a «Francesco Alziator», giunto questo anno alla terza edizione e presentato ieri mattina nei locali del Municipio del capoluogo regionale.
«Un amico sardo che per motivi di lavoro si è trasferito nella penisola - ha raccontato lo scrittore oranese - con una barzelletta agrodolce ha fotografato la nostra terra. Due donne passeggiano e la prima, vista la voluminosità della cesta che l’amica porta in testa, le chiede: “Cos’è tutto quel carico?”. E l’altra: “Invidia”. Ecco cosa ci impedisce di crescere e, in questo senso, la cultura può essere una formidabile antidoto, a cominciare dall’iniziativa che presentiamo oggi».
Il premio, promosso dal Comune di Cagliari per ricordare uno dei più importanti saggisti, scrittori e giornalisti sardi a 32 anni dalla scomparsa, si articola in tre sezioni: la prima è riservata alle opere di narrativa e saggistica edite dal primo gennaio 2008 al 30 maggio 2009, la seconda prevede la partecipazione di lavori firmati da autori stranieri originari dei paesi del Mediterraneo e la terza è dedicata agli scritti inediti di giovani autori. Il sindaco Emilio Floris ha rimarcato la scelta di aprire le porte del premio anche agli autori stranieri dell’area mediterranea «anche per dare un respiro internazionale ad un premio che sta crescendo anno dopo anno», mentre Niffoi ha posto l’accento sulla sezione dedicata ai “letterati” in erba: «Questo evento può servire da traino, soprattutto grazie ai giovani scrittori per valorizzare un’idea di sardità nuova - ha sottolineato l’autore di «Ritorno a Baraule» e «Collodoro» - e non solo millantata ed esibita per scopi spesso pataccari». L’iniziativa, finanziata con circa 30 mila euro a valere sui fondi Por per «Cagliari, le mura e il mare, rete delle città del Mediterraneo», si concluderà il 29 ottobre prossimo con la premiazione dei vincitori.
I bandi di partecipazione al premio sono scaricabili sul sito on line www.comune.cagliari.it.