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Abusivismo edilizio, un fenomeno ancora diffuso
Nonostante l'entrata in vigore del Piano paesaggistico regionale , l'abusivismo edilizio è ancora un fenomeno diffuso in Sardegna. Lo certifica la grande attività di chi vigila sul rispetto delle norme sulla tutela del paesaggio. Nel 2007 e nei primi mesi del 2008 il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione ha trasmesso alla magistratura 519 comunicazioni di notizie di reato relative a violazioni paesistiche e urbanistiche (405), violazioni urbanistiche (88), e violazioni paesistiche e deturpamento (26), indagando su 992 persone.
La maggior parte delle violazioni sono state riscontrate nel territorio su cui è competente l'ispettorato forestale di Nuoro (168). Seguono Cagliari (104), Tempio Pausania (88), Sassari (58), Lanusei (56), Oristano (23) e Iglesias (22). I forestali hanno effettuato 168 sequestri che riguardano soprattutto fabbricati realizzati ex novo in assenza di concessione edilizia (49 per cento) o senza il permesso di costruire, come nel caso di ampliamenti abusivi (38 per cento). I sigilli sono stati posti anche nei casi di sbancamenti e di strade di collegamento (11 per cento), funzionali alle lottizzazioni abusive (4 per cento).
Il maggior numero di accertamenti sono stati eseguiti nei territori dei comuni di Orosei (69), Siniscola (36) e Alghero (24).
«Abbiamo sempre lavorato per arginare il fenomeno», ha spiegato il comandante del Corpo Forestale della Sardegna, Giuseppe Delogu, «ma con il Piano paesaggistico regionale, che ha introdotto elementi innovativi e ha fatto chiarezza su alcuni concetti come la tutela del beni culturali, ambientali ed identitari, vi è stato un salto di qualità ed ora l'abusivismo è più facilmente riscontrabile in funzione delle modalità d'uso del territorio».