STATALE 554. Le indagini proseguono dopo il blitz di una settimana fa
Chi fornisce ai nomadi il materiale da bruciare?
L'indagine sul campo nomadi abusivo sulla Statale 554 non si ferma con il blitz della settimana scorsa. Carabinieri del Noe e agenti della Polizia provinciale vogliono capire chi fornisce illegalmente ai nomadi i rifiuti da “bruciare” e “lavorare”, risparmiando così parecchi soldi. Non solo: quali aziende vanno poi a rifornirsi dei metalli “puliti” nel campo accanto alla Motorizzazione civile?
IL CAMPO Accanto alle inchieste penali sui danni ambientali nei terreni privati sulla collinetta e sui traffici e smaltimento illeciti di rifiuti, c'è anche un'emergenza sanitaria per le condizioni igieniche tra baracche e roulotte: gli investigatori sono preoccupati per le persone che vivono lì, senza acqua né servizi igienici, e soprattutto per i tanti bambini costretti a stare in mezzo a rifiuti e topi.
VERSO IL SEQUESTRO Carabinieri del Noe e agenti della Polizia provinciale, con la collaborazione dei militari della Compagnia, hanno raccolto un'enorme quantità di prove sull'inquinamento che potrebbe aver compromesso tutta la zona. Ci sono anche contenitori di liquami che potrebbero aver “avvelenato” i terreni. E poi i fumi dovuti agli incendi, quasi quotidiani, per lavorare l'incredibile quantità di rifiuti che vengono poi abbandonati nella gigantesca discarica a cielo aperto sul pendio della collinetta davanti alla Motorizzazione civile. Tutto il materiale, soprattutto quello fotografico, nelle mani degli investigatori ambientali è stato depositato in Procura. Si aggiunge agli altri accertamenti svolti in passato e ai tanti esposti arrivati dai quartieri di Mulinu Becciu e Su Planu sull'allarme diossina. Per questo la conclusione probabile dovrebbe essere il sequestro di tutta la zona, successivamente da bonificare con costi altissimi.
IL TRAFFICO DI RIFIUTI Ma se i nomadi in questi tre anni hanno messo in piedi il campo abusivo, bruciando rifiuti per ricavarne metalli e materiali da rivendere, è altrettanto vero che altri si sono prestati a questa attività illecita. Per questo i carabinieri del Noe, al comando di Angelo Rubechini, e gli agenti della Polizia provinciale, coordinati da Nicola Carboni, hanno avviato gli accertamenti per smascherare chi consegna i rifiuti ai nomadi. Uno smaltimento illegale e molto economico. In questi anni c'è stato un intenso viavai anche di camion di aziende che vanno a recuperare i metalli ripuliti. L'inchiesta, non semplice, dovrà ricostruire un sistema che potrebbe aver garantito risparmi importanti ad alcune aziende e guadagni interessanti ad altre.
BIMBI IN MEZZO AI TOPI Ma i carabinieri e gli agenti della polizia provinciale non sono riusciti a cancellare l'immagine dei bambini che scorrazzano tra rifiuti e topi. Un'emergenza da affrontare in tempi rapidissimi.
Matteo Vercelli