Roberto Copparoni è stato destituito perché in dissenso con i vertici sul caso Tuvixeddu
Diktat da Roma contro la segreteria provinciale dei Verdi
Cacciato dal partito con una e-mail perché non in linea con i vertici sul caso Tuvixeddu. Ma Roberto Copparoni è pronto a ricorrere.
No, non se lo aspettava: «Proprio io, che ho pulito per anni le tombe della necropoli quando erano abbandonate da tutti. Io quell'area la conosco davvero, non come tanti che parlano ma non ci sono mai stati». Ispettore onorario della Soprintendenza archeologica, insegnante, ambientalista della prima ora, Roberto Copparoni non credeva che il suo incarico di referente provinciale dei Verdi potesse cadere proprio su Tuvixeddu. «Ho a cuore la necropoli dal 1997, quando era già diventata una distesa di siringhe e con i miei amici lottammo per ottenere che la prima edizione di monumenti aperti comprendesse anche quelle tombe».
LO SCONTRO Insomma, la mail arrivata il 7 aprile dalla direzione del partito, per decisione della portavoce Grazia Francescato, era inattesa. L'accusa? «Dicono che sono un amante degli “ecomostri”». Favorevole al parco, d'accordo con l'apertura dei cantieri, almeno quelli sul fronte di via Is Maglias. E un rifiuto al no preventivo e incondizionato al cemento. Una posizione che gli è costata cara all'interno del partito. «Eppure la Francescato conosce bene le mie posizioni, sono stato io a portarla a Tuvixeddu. Anche se sono storicamente di sinistra, non posso non distaccarmi da certe posizioni demagogiche come quelle prese sulla necropoli. E poi su Tuvixeddu va fatto anche un altro ragionamento: ci sono undici pronunciamenti dei giudici che autorizzano a costruire e bisogna cercare di ridurre i danni economici, che saranno pagati dalla comunità. Serve un tavolo di concertazione per risolvere il problema».
REFERENDUM Attento all'ambiente, ma realista: «Sono sicuro che se facessimo un referendum, la maggior parte della città direbbe sì al parco e sì ai palazzi in via Is Maglias. Si parla tanto di sviluppo sostenibile: ecco, io sono per una sostenibilità funzionale. Bisogna andare sul concreto e pensare a cosa è e cosa è stata la necropoli. E non ho nessun interesse: Cualbu lo conosco appena, non sono un suo dipendente, ho un rapporto distaccato».
LA CACCIATA Ma le ultime dichiarazioni e l'aver disertato la manifestazione ambientalista del 5 aprile hanno portato alla rottura con lo stato maggiore dei Verdi. Anche se Tuvixeddu è stato solo il casus belli: «Negli ultimi tempi abbiamo portato avanti una grossa opera di revisione del partito, abbiamo abbandonato alcune vecchie posizioni». Copparoni ha presentato ricorso al collegio dei probiviri, per una decisione che «non si è mai vista».
MICHELE RUFFI
19/04/2009