Contestata l'ordinanza del sindaco per il seppellimento di Ghigo Solinas
Loculo in seconda fila, scoppia la polemica
Fa discutere l'ordinanza con cui, in deroga ai regolamenti cimiteriali, il sindaco Emilio Floris ha autorizzato l'assegnazione di un loculo in seconda fila per la sepoltura, nel cimitero San Michele, della salma del presidente del consiglio comunale Ghigo Solinas.
Il provvedimento, firmato il 12 maggio, ha ordinato al servizio Cimiteri «di provvedere al collocamento della salma del presidente del consiglio comunale... in un loculo in seconda fila», in deroga «al terzo comma del regolamento di polizia mortuaria e cimiteriale», che non consente di iniziare una serie di loculi fintanto che non sia esaurita quella in corso di assegnazione, cioè, attualmente, la quinta. Questo al fine di garantire, nella volontà del sindaco, «piena visibilità e accessibilità» alla salma dell'esponente politico per «rendere i dovuti onori alla sua memoria». Contro il provvedimento hanno protestato diversi familiari di persone defunte di recente che, secondo la turnazione automatica stabilita dal regolamento, sono state tumulate in quinta fila, la più alta e quindi anche la più disagevole per i parenti che devono ricorrere alle scale per curare la lapide dei propri cari.
Ieri una famiglia di Quartucciu ha presentato una formale richiesta di accesso agli atti relativi alla tumulazione della salma di Ghigo Solinas. «Siamo pienamente rispettosi della personalità del defunto e dei suoi meriti, ma siamo sbigottiti e amareggiati per questa vergognosa situazione che ha dato luogo a una disparità di trattamento fra persone decedute», ha dichiarato Pierluigi Faedda, figlio di Licia Farci, la cui salma è stata tumulata in un loculo in quinta fila il 16 maggio, tre giorni dopo i funerali di Solinas. «Per riconoscere i meriti delle personalità politiche ci sono altri sistemi, come un busto o un'epigrafe», aggiunge. «Con questa ordinanza, il sindaco si è assunto in prima persona la responsabilità della deroga», ha affermato il dirigente del servizio cimiteriale Andrea Pinna. «In sette anni», ha sottolineato il sindaco, «ho fatto una sola ordinanza per un solo funerale ed è questa. A chi pensa che io utilizzi lo strumento dell'ordinanza per aggirare le regole dico che non ci sono state altre eccezioni». Altri osservano che Solinas è morto nell'esercizio del suo mandato di presidente del Consiglio comunale. Quindi aveva diritto a camera ardente, ai funerali ufficiali e a un loculo al secondo piano.