Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'ex Manifattura apre le porte

Fonte: L'Unione Sarda
30 maggio 2016

VIALE R. MARGHERITA. Oggi il bis dalle 10,30 alle 18,50 con laboratori e testimonianze

 

 

Pigliaru fa gli onori di casa: tra poco sarà restituita alla città

 

 


Gli ex dipendenti della Manifattura tabacchi ironizzano. «Anche tu qui?» C'è chi mostra orgoglioso il vecchio tesserino, «se qualcuno mi dovesse fermare potrei proseguire la mia visita», e chi racconta di aver portato via, il giorno della chiusura nel 2001, il vecchio gancio di una carrucola. Qualcuno è presente per fare da guida ai visitatori, altri, armati di macchina fotografica, fanno i turisti per vedere con i loro occhi la trasformazione della fabbrica da industria di sigari a centro di produzione di creatività.
L'APERTURA Alle 10 il piazzale oltre il cancello che dà su viale Regina Margherita si riempie. La Regione ha deciso di aprire per due giorni l'ex Manifattura tabacchi. Non tutta ma i circa 11mila metri quadri - su 22mila - recuperati con i milioni messi a disposizione dall'Europa. Lavori lunghi con qualche intoppo. Ma la restituzione della struttura alla città sembra un tragiardo vicino. Ne è convinto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru: «Ancora pochi mesi, forse tre, per ottenere le ultime autorizzazioni e concludere qualche lavoro, e la Manifattura sarà definitivamente fruibile».
IL TOUR Pigliaru passeggia con il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, seguendo la visita guidata tra gli spazi aperti e le vecchie sale dove un tempo si producevano i sigari. Il recupero, con i lavori gestiti dall'assessorato regionale alla Cultura, ha permesso di conservare i vecchi e storici infissi, il marmo delle scalinate, il parquet e uno dei macchinari per la fabbricazione dei sigari. Lo stesso percorso è stato poi seguito da centinaia di visitatori nella prima giornata di apertura (oggi si replica dalle 10,30 alle 18,50 con visite, laboratori per bambini e testimonianze degli ultimi lavoratori della fabbrica).
«NESSUNO SCIPPO» La passeggiata prosegue e Pigliaru annuncia: «Martedì il vice presidente della giunta, Raffaele Paci, terrà un incontro con artisti e operatori culturali per discutere delle prospettive future». Dunque nessuno scippo al mondo della cultura? «La creatività dei vecchi mestieri sarà abbinata a quella della tecnologia. Questo il senso dell'affidamento iniziale a Sardegna Ricerche. Ma gli spazi sono molti e abbiamo appena iniziato il dibattito per far entrare in questo grande contenitore tutte le idee e i progetti validi». Secondo i maligni la gestione affidata con una delibera è il primo passo di un trasferimento degli uffici di Sardegna Ricerche all'ex Manifattura: «È falso. Forse qualcuno ha volutamente capito male il nostro progetto. La fabbrica della creatività sarà della città».
Matteo Vercelli

 

IL RICORDO. Un dirigente della struttura parla delle donne lavoratrici «Quante brave sigaraie»

 

«Le donne erano eccezionali. Più brave degli uomini, più pulite e attente. Erano il cuore della Manifattura». Giorgio Torella, marchigiano di nascita e cagliaritano d'adozione, è stato anche dirigente della storica fabbrica di viale Regina Margherita. E non ha dubbi: «Le sigaraie erano la parte migliore di quella che è stata una grande famiglia. Chi lavorava in Manifattura sapeva di poter contare sull'aiuto di un collega».
Torella ricorda con orgoglio di essere stato uno dei più giovani assunti dallo Stato: «Era il 1966. Dopo un decennio mi è arrivata la lettera con la mia nuova destinazione: ho letto il nome Cagliari e sono dovuto andarlo a cercare sulla cartina geografica dell'Italia. Non sapevo dell'esistenza di una città con quel nome». Di quella città e della Manifattura si è innamorato: «Oggi che sono in pensione sono ancora qui. Una conferma dell'amore per Cagliari».
L'ex dirigente, nel passeggiare nei locali dove ha lavorato per una vita, ammette: «Mi fa una brutta impressione. È diversa». Torella aggiunge: «Evito di passare in viale Regina Margherita. Ho tanti ricordi e il pensiero che stia cambiando tutto mi ferisce. Mi devo ancora abituare».
Il giorno della riapertura alla città della Manifattura gli ex lavoratori in visita sono numerosi. Anna Maria Lecca per dieci anni è stata una sigaraia: «Era una piccola città. E le donne avevano un ruolo da protagoniste. Ho lavorato anche in una fabbrica di Modena: c'era più maschilismo, qui a Cagliari avevamo più responsabilità». (m. v.)