Rassegna Stampa

Il Sardegna

Le aule alla Asl, fuori i bambini «La scuola Satta è al completo»

Fonte: Il Sardegna
16 aprile 2009

Via Angioy. La direttrice scrive al Comune e al ministero: rifiutati i piccoli in lista d'attesa da due anni

L'assessore Usai: «I locali servono all'Azienda sanitaria, i genitori cerchino altri istituti»

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Non c’è posto alla Satta. Sono 45 i bambini in lista d’attesa da due anni per sedersi sui banchi della scuola dell’infanzia di via Angioy. Nell’edificio, dove alcuni locali sono attualmente occupati dalla Asl per il consultorio, gli spazi sono troppo stretti. Dunque per i bimbi del centro non c’è possibilità. Devono emigrare.
LA LETTERA della direttrice Rita Cambuli al Comune, alla Circoscrizione del centro storico e all’Ufficio scolastico regionale è del 16 marzo scorso. Nel documento vengono denunciate richieste d’iscrizione alla scuola che non possono essere soddisfatte con le attuali disponibilità logistiche. Del resto già da-gli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009 è stata formulata una graduatoria di circa 45 bimbi che nemmeno l’anno prossimo potranno usufruire del servizio nello stabile di via Angioy: 5 sezioni funzionanti con 28 alunni ciascuna, ormai sature. «Per consentire a questa direzione didattica di far fronte alle attuali richieste di iscrizione e garantire il diritto al servizio scolastico dei cittadini residenti o comunque gravitanti nella zona per motivi di lavoro - chiede la direttrice del Satta Rita Cambuli - si chiede di esaminare la possibilità di assegnare alla scrivente ulteriori locali idonei, ubicati nel quartiere e possibilmente in vicinanza della sede direzionale, per l’istituzione di nuove sezioni di scuola dell’infanzia». E dire che proprio nello stabile della Satta, in piazza Carmine, ci sono i locali del consultorio familiare occupati dalla Asl. Chiarissimo anche l’assessore comunale alla Pubblica istruzione Edoardo Usai: «Abbiamo già provato a bussare alla Asl. Ma quei locali servono. I genitori si rivolgano alle altre scuole della zona». Poche speranze dunque, anche se Usai, vista l’affinità politica con il nuovo assessore regionale alla Sanità Antonello Liori (entrambi Pdl in quota An) apre alla possibilità per «una nuova trattativa», da valutare in un’ottica di priorità per l’utenza. Poche le alternative. Per mettere a norma l’ex liceo artistico di piazza Dettori serve un milione di euro. Usai tuttavia resta scettico sull’effettivo numero di bimbi residenti del centro storico «Ci sono alcuni locali di via Malta», spiega ancora Usai, «ma non vedo perché il Comune debba erogare risorse. Esistono soluzioni alternative come ad esempio la scuola elementare Santa Caterina in via Cannelles che non è lontanissima ». E se non trovano posto a Castello, per rimanere ancora in centro, si devono rivolgere alle scuole private: asilo San Giuseppe in via San Giorgio o asilo Marina e Stampace in via Baylle.