In media si dovranno pagare 151 euro in un'unica soluzione o spalmati in 8 rate da 18,87
Le fatture dei consumi sono state spedite a famiglie e imprese L'operazione conguagli regolatori è partita: Abbanoa sta inviando in questi giorni a 715.000 utenti (tra famiglie e imprese) i bollettini con i conguagli relativi ai consumi effettuati tra il 2005 e il 2011. Si tratta mediamente di circa 151 euro in media a famiglia, calcolati sui consumi del 2012, da spalmare nei prossimi quattro anni (prima scadenza 15 giugno). La cifra richiesta rappresenta la differenza tra i costi stimati dall'Autorità nazionale per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico e le somme incassate sino a tutto il 2011 sulla base di tariffe ritenute al di sotto della soglia di mercato, che non coprivano i costi di gestione. «Con questi soldi avremo la possibilità di ammodernare le reti e gli impianti e interverremo anche sulle emergenze», spiega Alessandro Ramazzotti, amministratore unico di Abbanoa. «Tra queste c'è anche quella di Sassari, dove l'acqua non è potabile in alcuni quartieri».
L'operazione conguagli era stata congelata nel 2014 dopo l'intervento della Regione che aveva consentito ad Abbanoa di ottenere dalla Cassa Conguagli nazionale un anticipo di 90 milioni di euro. Il gestore unico aveva chiesto la possibilità di sospendere i pagamenti, allora spalmati su otto rate in un anno, per andare incontro alle famiglie ancora colpite dalla crisi. Prima di quell'intervento, Abbanoa aveva già cominciato a spedire, solo a Cagliari e a Sassari, i primi bollettini. Questo significa che, gli utenti che hanno già pagato l'intero importo due anni fa non dovranno, naturalmente, farlo adesso. Stesso discorso vale per quelle persone, circa 5.000, che hanno già pagato sulla base dei bollettini ricevuti due anni fa, una parte del conguaglio: a loro, infatti, Abbanoa chiede ora solo il versamento della parte restante. Per il pagamento si possono utilizzare i bollettini premarcati ricevuti nel 2014 oppure quelli che stanno arrivando in questi giorni. «Con l'intervento dell'Autorità, la stagione dei sindaci che votavano in modo strumentale “no” agli aumenti delle tariffe è finita», dice Alessandro Ramazzotti. «Per sanare un passato pieno di pasticci, l'Autorità ha stabilito la possibilità di recuperare i costi operativi e ha detto all'Ato», oggi Egas, Ente d'Ambito della Sardegna, «di riconoscere i costi pregressi».
Centocinquanta euro circa, come detto, è l'importo medio del conguaglio da pagare: si può scegliere la formula della rateizzazione, otto rate semestrali da qui al 31 dicembre 2019, «con un impatto tutto sommato accettabile per le famiglie», afferma Ramazzotti, oppure per chi preferisce c'è la possibilità di versare l'intero importo in un'unica soluzione, con scadenza il 15 giugno 2016. L'ammontare dei conguagli regolatori è stato calcolato in base ai consumi che famiglie e imprese hanno registrato nel 2012. Questo significa che maggiore è stato il consumo in quell'anno, maggiore sarà ora l'importo del conguaglio che si deve pagare. Qualcuno, quindi, potrebbe doversi trovare a pagare più di 151 euro, qualcun altro invece di meno.
Ultima avvertenza: il mancato pagamento dei conguagli regolatori produce le stesse conseguenze del mancato pagamento di qualsiasi fattura, vale a dire azioni di recupero del credito sino alla possibile sospensione dell'utenza.
Mauro Madeddu