Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La notte dei musei, oggi aperti

Fonte: L'Unione Sarda
23 maggio 2016

Visite fino alle 23 e performance dell'Ensamble Virginia Viviano alla Cittadella


l'Archeologico e la Pinacoteca Un'occasione da non perdere. Di sicuro per quei cagliaritani che ancora non hanno avuto modo di scoprire le meraviglie della storia custodite nelle sale della Cittadella ma anche per chi, mai sazio di cultura, i reperti archeologici, i retabli, i tessuti e i preziosi gioielli li ha visti e rivisti.
LA SCELTA La Notte dei Musei - dodicesima edizione di un'iniziativa del ministero dei Beni e delle attività culturali che vanta il patrocinio del Consiglio d'Europa, dell'Unesco e dell'Icom - in città ha coinvolto il Museo archeologico e la Pinacoteca, mentre resteranno aperti anche il Museo di Nuoro, il Compendio Garibaldino di Caprera, il Memoriale Garibaldi di La Maddalena, l'Antiquarium turritano e area archeologica di Porto Torres, il Museo archeologico e la Pinacoteca di Sassari. Apertura dalle 20 alle 23.
L'IDENTITÀ L'obiettivo è la valorizzazione dell'identità culturale europea e naturalmente locale. Previste visite straordinarie di tre ore, oltre il consueto orario pomeridiano, al prezzo simbolico di un euro. Per celebrare la Notte dei Musei sono state decise anche iniziative parallele e comunque integrate. Alle 21, al Museo archeologico, si terrà la performance del Virgina Viviano Ensamble dal titolo “Carne e Pietra” promosso dal Cedac in collaborazione col Polo museale e del Mibact. Lo spettacolo traccerà un affascinante itinerario tra le sale e gli spazi della Cittadella dei Musei , tra giochi pirotecnici e coreografie aeree per suggerire sorprendenti metamorfosi in cui i corpi comporranno e scomporranno figure plastiche interagendo con le sculture, tra il culto della Dea Madre e i simboli del Sardus Pater. Un'opera che acquista ancora più fascino perché organizzata negli ambienti suggestivi della “casa della storia”.
IL POLO Un'occasione straordinaria per riuscire a visitare l'intero Polo museale. Di indiscusso valore il patrimonio esposto. Nelle sale dell'Archeologico non bisogna perdere la collezione dei bronzetti: guerrieri con arco o spada, capitribù, divinità femminili, donne e uomini al lavoro, raffigurazioni di animali. La ricostruzione del Tofet di Tharros, i manufatti di Nora, del Monte Sirai e di Sant'Antioco. E ancora, le ceramiche romane di vernice nera, i vetri e le lucerne. L'oreficeria punica e i gioielli bizantini. Così come non bisogna rinunciare alla Pinacoteca che custodisce i retabli del 400 e del 500 di influsso tardo-Gotico e di scuola Iberico Fiamminga, la produzione locale di epoca Rinascimentale rappresentata dalla “bottega di Stampace” della Famiglia Cavaro, la collezione etnografica ed esposizione di gioielleria sarda del XIX secolo.
Andrea Piras