Tramonta l'ipotesi lunedì
Alle prossime elezioni amministrative si voterà soltanto domenica 5 giugno.
Tramonta l'ipotesi del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, di poter usufruire anche del lunedì per votare alle comunali. Una rinuncia con qualche malumore perché la proposta del ministro aveva scatenato diverse polemiche sia sui costi aggiuntivi di un'altra giornata di voto sia su eventuali strategie politiche occulte. Si voterà soltanto in una giornata anche per il prossimo referendum costituzionale che si terrà il prossimo ottobre. «Di fronte a tante polemiche pretestuose e strumentali», ha sbottato Alfano, «valuto opportuno lasciare le cose così come stanno».
Il ministro, poi, ha voluto chiarire gli eventuali incrementi di costi con un giorno in più di voto: «L'aumento non sarebbe stato di 120 milioni di euro, ma di 5 per le amministrative e circa 18 per il referendum».
L'obiettivo di Alfano era riuscire a ridurre i numeri dell'astensione alle urne dando la possibilità di una mezza giornata in più per votare.
I 99 Comuni sardi che dovranno rinnovare le amministrazioni avranno così solo la giornata del 5 giugno, dalle 7 alle 23, e per i sei Comuni oltre i 15 mila abitanti (Cagliari, Capoterra, Monserrato, Sinnai, Carbonia e Olbia) solo il 19 se ci dovesse essere necessità di un turno di ballottaggio. I numerosi candidati in tutta la Sardegna non dovranno modificare il materiale elettorale, già in distribuzione, che riporta soltanto la data del 5 giugno. (m. s.)