Comune. Ieri cerimonia in Consiglio per l'attribuzione del premio Bancarella
Dagli studi alla politica, così hanno fatto la storia dell'Isola
Entrambi classe 1914, hanno ricordato commossi il loro passato di consiglieri comunali e di protagonisti del XX secolo.
Ventiquattr'ore dopo aver tributato il trionfo al cantante Marco Carta (con tanto di tifose urlanti sui banchi dei consiglieri) l'assemblea civica di Cagliari, su iniziativa del presidente Sandro Corsini, ha saputo ieri ricordarsi di due colonne della cultura e della politica isolana del XX secolo.
IL PREMIO Michele Columbu e Giovanni Lilliu, entrambi orgogliosamente classe 1914, hanno ricevuto dalle mani del sindaco il premio Bancarella, per ricordare il lustro che entrambi hanno dato alla città. Il tutto in attesa di un'altra cerimonia nel corso della quale conferire a entrambi la cittadinanza onoraria, su proposta dei consiglieri Ugo Storelli e Claudio Cugusi. Columbu e Lilliu sono stati i protagonisti di una serata resa ancor più emozionante dall'intervento delle nipoti Simonetta e Giulia, che hanno raccontato il rapporto d'affetto con gli illustri nonni.
IL SARDISTA «È con emozione che mi rivolgo a quest'assemblea - ha detto Columbu - ricordando di averne fatto parte e di essere arrivato a Cagliari per la prima volta nel 1931, quando assistetti a una corsa di cavalli nell'odierna via Dante. Poi lo strazio della città che ritrovai dai bombardamenti del 1943, al mio rientro dal fronte. E le tante esperienze che qua ho vissuto». Columbu da sindaco di Ollolai (suo paese d'origine) divenne famoso per la marcia che inscenò nel 1965 per protestare contro l'amministrazione regionale dell'epoca, che non prestava attenzione alle istanze del Nuorese. Percorse oltre 500 chilometri a piedi, da Cagliari fino a Ollolai e poi a Sassari: «Trovando dappertutto sostegno e solidarietà». Venne eletto deputato (da indipendente sardista nelle liste del Pci) nel 1972 e parlamentare europeo nel 1984. Ancora prima (nel 1980) divenne consigliere a Cagliari e venne addirittura scelto come sindaco, carica dalla quale si dimise nel corso della stessa seduta.
L'ARCHEOLOGO Giovanni Lilliu si è detto onorato del riconoscimento del Consiglio, pur rivendicando le sue origini a Barumini: «Chi non ha radici perde il plusvalore della sua identità», ha detto, «ricordando la mia permanenza su questi banchi ricordo di aver sempre rispettato tutte le posizioni, senza mai giudicare nessuno per la sua appartenenza». Lilliu è l'unico sardo chiamato a far parte dell'Accademia dei Lincei ed è archeologo di fama internazionale. A lui si deve la scoperta e la valorizzazione della reggia nuragica di Barumini. Particolarmente sensibile ai temi sociali, il professore si è impegnato a lungo anche nella politica attiva, ricoprendo anche la carica di consigliere regionale nelle liste della Dc.
LA CITTÀ Il sindaco Emilio Floris, salutando i due studiosi, ha ringraziato commosso per le parole che entrambi hanno speso per ricordare il padre Mario, a lungo loro compagno di attività politica sui banchi del Consiglio: «Per noi è un onore poter ancora ascoltare le sagge parole di Michele Columbu e Giovanni Lilliu».
ANTHONY MURONI
16/04/2009