mercoledì, 15 aprile 2009
La sala
Una rete nazionale di informagiovani, per dare informazioni in tempo reale sulle opportunità in tutte le regioni italiane. Tutto per fornire i migliori servizi ai giovani in cerca di lavoro, di una casa o per soddisfare le necessità di chi si sta affacciando nella società. “Stiamo lavorando a una legge nazionale sul settore giovanile – ha detto l'assessore alle Politiche giovanili del Comune di Cagliari, Daniela Noli – in collaborazione con Torino e Bologna”.
CAGLIARI – I circa 100 sportelli sardi si uniscono tra loro ed entrano in contatto con gli altri 1170 centri informagiovani nel resto del paese. Da oggi sarà possibile chiedere informazioni su casa, lavoro, tempo libero e altro a uno qualunque dei centri presenti nell'Isola e nel resto d'Italia, ottenendo le stesse informazioni, con l'obiettivo di uniformare l'offerta dei vari sportelli. Ogni centro, poi, potrà integrare con notizie utili sui servizi e le opportunità a livello locale. L'iniziativa è finanziata a livello nazionale con circa 3 milioni di euro in due anni dal ministero per le Politiche giovanili e dall'Anci. In Sardegna, però, non arriveranno soldi ma solo servizi, come formazione, conoscenze, attività di comunicazione e informazione.
L'iniziativa a livello regionale è coordinata dall'assessore alle Politiche giovanili del Comune di Cagliari, Daniela Noli: “Oggi presentiamo la rete sarda e il legame con quella nazionale – ha detto l'assessore – ma per il futuro stiamo già lavorando per presentare una proposta che porti a una legge nazionale sulle politiche giovanili”. Nell'Isola sono presenti circa 100 centri informagiovani, che fino a ieri lavoravano in maniera più o meno indipendente, mentre ora potranno avere una direzione e un coordinamento unici.
Tra i più attivi in Sardegna c'è il centro di Cagliari, che vanta circa 31 mila contatti, personali e tramite email o telefono, dal giugno 2007 al maggio 2008, con un notevole aumento di richieste soprattutto per quanto riguarda la ricerca del lavoro e della casa. Il 43% degli utenti ha tra i 26 e i 30 anni, mentre al secondo posto stanno i trentenni (24% tra i 31 e i 40 anni) e poi i giovani dai 18 ai 25 con il 22% di contatti.
Fabio Pireddu