Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La rinascita di Sa Perdixedda, via l'amianto e i vecchi edifici

Fonte: L'Unione Sarda
11 maggio 2016

Sarà riqualificata l'area di tre ettari, cambierà volto la porta est della città

 

 

Si comincia con l'eliminazione dell'amianto, poi le ruspe cancelleranno il degrado per liberare Sa Perdixedda dalle brutture e dallo sconcio. La città avrà così un nuovo fronte del porto, un'area dove i vecchi e fatiscenti edifici saranno rimpiazzati con caseggiati funzionali al servizio delle attività di banchina.
LE NOVITÀ Bonifica, demolizioni e riqualificazione regaleranno a Cagliari un nuovo ingresso, cambiando il volto alla porta d'ingresso spalancata verso via Roma. Qui, in via Riva di Ponente, tra la palazzina della Dogana e via Perdixedda, sarà realizzato un giardino, un piccolo parco che rappresenterà un buon biglietto da visita per chi ogni mattina raggiunge la città e per i turisti che fanno la spola tra le località rivierasche e il capoluogo.
I PIANI Il programma è ora in fase avanzata. Dopo i primi interventi eseguiti nel vasto terreno compreso tra via Perdixedda e il canale, immediatamente dietro il mercato ittico all'ingrosso (dove è in funzione un secondo cantiere per la realizzazione del nuovo porto peschereccio) che hanno consentito di abbattere i caseggiati irrecuperabili gestiti fino a qualche tempo fa dai concessionari, ora le ruspe si sono spostate sul viale La Playa dove proprio in questi giorni si sta intervenendo per la rimozione delle vecchie coperture in cemento-amianto e contemporaneamente all'abbattimento degli edifici liberati dalle onduline.
TRE ETTARI La bonifica interesserà un'area di circa 30mila metri quadri. Per la conclusione dell'intero progetto, affidato dall'Authority alla Manservigi costruzioni srl con un importo a base d'asta di 976 mila euro e cominciato agli inizi dello scorso luglio, bisognerà attendere ancora qualche mese.
IL COMMISSARIO «Stiamo rispettando i tempi, l'intervento di eliminazione del degrado da Sa Perdixedda rientra nel piano regolatore del porto che l'Authority sta portando avanti non certo da sola ma in stretta collaborazione con la Capitaneria, il Comune e la Regione. Alcuni dei vecchi fabbricati resteranno al loro posto. Sono gli edifici sottoposti a vincoli e che comunque non interferiranno nel piano di riqualificazione che si estenderà fino a Santa Gilla», spiega il commissario e comandante della Capitaneria, Roberto Isidori. «Proprio in questi giorni si sta eseguendo l'escavo della nuova darsena peschereccia e in seconda battuta saranno sistemati i manufatti rimovibili riservati agli operatori della piccola pesca artigianale per la conservazione del pescato». L'idea è anche quella di poterli sfruttare per la vendita diretta di pesci e molluschi e del prodotto trasformato.
Andrea Piras