MERCOLEDÌ, 15 APRILE 2009
Pagina 2 - Cagliari
Dal rapporto nazionale del ministero i primi dati sulla compartecipazione degli enti locali nelle società
Buoni compensi per i rappresentanti e spesso servizi scadenti
CAGLIARI. L’“operazione trasparenza” sulle compartecipazioni degli enti locali a consorzi e società, lanciata tre anni fa dal ministro di centrosinistra Linda Lanzillotta e ereditata dall’attuale titolare della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, ha il merito di aver messo in luce inadempienze - per prima quella del municipio di via Roma, che ad oggi ha accuratamente evitato di inviare al ministero la lista delle partecipazioni - ma anche una serie di curiosità su come vengano spesi i soldi dei contribuenti. Perché a spulciare le 326 pagine del report nazionale pubblicato sul sito del ministero e incrociando i dati inviati da Comuni e province, le sorprese non mancano. A cominciare dalla partecipazione della Provincia di Cagliari al Conarga, il Consorzio nazionale di ricerca per la gambericoltura, alla Tonnara Su pranu di Portoscuso e al Consorzio interprovinciale per la frutticoltura di Cagliari, Oristano e Nuoro. Anche i Comuni però non scherzano. E spesso non esitano a varare società ad hoc che sul versante nomine - nella maggior parte dei casi ovviamente politiche e spesso supportate da curriculum non proprio attinenti alla bisogna - implicano un presidente, un consiglio di amministrazione, spesso un’assemblea. E un gettone di presenza quando non direttamente uno stipendio più o meno nutrito.
Maracalagonis Spa. Nelle ultime settimane la società che si occupa di raccolta e conferimento dei rifiuti urbani è stata al centro di non poche polemiche, tanto che lo stesso sindaco Antonella Corona ha dichiarato come il servizio sia ‹‹insoddisfacente›› e nei prossimi mesi il Comune adotterà le contromisure del caso. Senza dimenticare che il servizio in questione è stato ereditato ‹‹dall’amministrazione dell’ex primo cittadino Mario Fadda››, lo stesso che ora, dai banchi dell’opposizione, punta il dito contro la Maracalagonis Spa. Nel frattempo, il rappresentante dell’ente locale nel Cda della società intasca 20mila euro l’anno.
Ctm. Del Consorzio trasporti e mobilità fanno parte i comuni di Cagliari e Quartu e la Provincia. E quanto vale una nomina nel CdA dell’ente che garantisce il servizio di trasporto pubblico cagliaritano? Nel 2007 oltre 24mila euro l’anno, così come riportato nero su bianco dalle note della Provincia, che nella stanza dei bottoni di viale Trieste ha inviato l’ex capogruppo della Margherita Andrea Busia, e dal comune di Qaurtu, che ha optato per l’esponente dei Comunisti italiani Franco Tocco. Sempre per 24.789 euro l’anno.
Campidano ambiente. La società si occupa dei servizi di igiene ambientale per conto dei comuni di Monserrato, Sinnai e Selargius. Quest’ultimo ente, per la sua costituzione, a fronte di una quota del 20 per cento ha sborsato 200 mila euro. In compenso il rappresentante in consiglio di amministrazione percepisce zero euro. Non così il presidente, che nel 2007 ha incassato 20 mila euro lordi l’anno. Eppure il vicesindaco di Monserrato, solo qualche settimana fa, ne ha chiesto le dimissioni. Motivo: la città è sporca e i servizi forniti non sono all’altezza di quanto promesso.
Proservice. La società in house della Provincia si occupa di manutenzioni e ha assorbito anche i lavoratori del centro antinsetti. Nel 2007 l’ente ha stanziato intorno ai 24 mila euro a favore del presidente del CdA, il dirigente Marco Cabras, che anziché incassare lo stipendio lo ha “girato” alle casse della società. Per i componenti del consiglio di amministrazione invece la quota stanziata dalla Provincia ammontava, sempre nel 2007, a 18 mila euro l’anno.
Pablo Sole