Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le meraviglie dell'Orto Inaugurato il nuovo parco: da sabato sarà aperto

Fonte: L'Unione Sarda
11 maggio 2016

Recuperata (in parte) l'area verde che appartenne ai frati cappuccini

 

 


Alberi da frutto (un nespolo, un paio di mandorli, un susino...), piante aromatiche (lavanda, elicriso, santolina, salvia, rosmarino), una spalletta punteggiata di fragole, un Orto già dotato di impianto di irrigazione e pronto a ospitare progetti didattici da parte delle scuole, panchine, un prato su cui si potranno organizzare letture e piccoli concerti: da ieri la città ha a disposizione un nuovo parco. E che parco.
È stato inaugurato ieri pomeriggio l'Orto dei cappuccini, tra viale Merello e viale Sant'Ignazio, splendido spazio verde con cinque secoli di storia, miracolosamente scampato alla voracità edilizia che nel Novecento ha cambiato il volto della città, abbandonato per decenni e ora, finalmente, recuperato e restituito alla cittadinanza. Niente taglio del nastro ma un'inaugurazione partecipata: i cancelli, la cui apertura era prevista per le 17,30, sono stati spalancati un quarto d'ora in anticipo perché all'ingresso si era formata una fila, nemmeno si fosse a un concerto pop.
L'INTERVENTO Recupero e riqualificazione sono il frutto di un intervento del Comune, costato poco meno di 200 mila euro e durato circa sei mesi. Un intervento ancora parziale: dei circa 12 mila metri quadri dell'area è finora accessibile solo la zona pianeggiante, circa 8 mila metri quadri; il resto (ora delimitato da una recinzione realizzata con pali di legno e una corda) potrà essere fruibile solo dopo la messa in sicurezza dei costoni di calcare che delimitano l'antico orto e sono esposti al rischio di crolli. Sarà un intervento complesso e costoso, dell'ordine di diverse centinaia di migliaia di euro. Già recuperati, invece, gli antichi, aggraziati muretti a secco che delimitavano i vari quadranti in cui era suddiviso l'orto.
MONUMENTI APERTI Dopo l'inaugurazione di ieri, il nuovo parco resterà chiuso fino a sabato e domenica, quando aprirà alle visite guidate nell'ambito della manifestazione Monumenti aperti. Saranno i volontari delle associazioni UniCa 2.0, Itzokor, l'Isola che vorrei e Specus a raccontare a cittadini e turisti la lunga storia dell'Orto dei cappuccini. Una storia vecchia di oltre quattro secoli, a far data dal 1595, quando fu fondato il convento oggi affacciato su viale Sant'Ignazio. L'orto rimase a disposizione dei cappuccini fino al 1867 quando, in virtù delle leggi di soppressione degli ordini religiosi, divenne proprietà del Comune. Sotto i costoni di roccia si trovano antiche cisterne, un pozzo e grotte che durante la Seconda guerra mondiale sono state utilizzate come rifugi antiaerei e in seguito, durante gli anni in cui l'emergenza abitativa era più dura, anche come alloggi da parte di intere famiglie.
L'APERTURA Da lunedì prossimo, l'Orto sarà accessibile dalla mattina alla sera, come tutti gli altri parchi della città. Vicino all'ingresso sul viale Merello, un piccolo parcheggio sarà a disposizione per garantire l'accesso ai portatori di disabilità.
PIANI FUTURI Il resto è futuro. Il Comune sta lavorando per trovare le risorse che consentiranno la sistemazione della parte alta dell'Orto e il restauro della stradina che permetterà di aprire un nuovo accesso nel viale Sant'Ignazio, a vantaggio degli studenti del polo economico-giuridico dell'università e per intercettare i flussi turistici attratti dall'Anfiteatro romano e dall'Orto botanico. «Abbiamo anche avviato un'interlocuzione con l'Ateneo - racconta l'assessore all'Urbanistica e al Verde urbano, Paolo Frau - per cercare di collegare l'Orto con i giardini delle facoltà, creando uno straordinario percorso verde nel cuore della città».
Marco Noce