Cagliari
SERVIZI IDRICI
Multiservizi, dipendenti in alto mare
Salta la riassunzione dei venti licenziati da parte di Abbanoa Service
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CAGLIARI. Ti licenzio e poi ti assumo. No, non ti prendo più. Sembra il frutto di una storia grottesca, «solo che di mezzo ci sono venti posti di lavoro - spiega Fabrizio Carta, responsabile territoriale Cisl - tanti sono infatti i licenziati dalla Multiservizi, società del Comune, che dovrebbero venire assunti da Abbanoa Service, in fase di costituzione. Ma l’Avvocatura dello Stato ha posto dei problemi sulla moltiplicazione delle società e tutto è stato bloccato».
Abbanoa, il braccio operativo dell’Autorità d’ambito delle acque avrebbe dovuto creare Service per la gestione di una serie di lavori collegati alle utenze idriche. Ma perchè il licenziamento dei venti dipendenti? Questi ultimi erano stati assunti dalla Multiservizi, sei anni fa, per svolgere la lettura dei contatori e altre mansioni legate a questo comparto. Poi per una serie di passaggi, dovuti anche al cambio di normative legate alla gestione delle acque, questi dipendenti sono stati licenziati con, però, l’accordo di venire assunti dalla nuova società che avrebbe dovuto creare Abbanoa. A riguardo c’erano state una serie di proteste culminate anche nell’occupazione della sede di Abbanoa. Ma l’Avvocatura dello Stato ha posto un freno al proliferare di queste società e, per il momento, dato uno stop alla Service.
«Nello stesso tempo, però - continua Carta - la Multiservizi è diventata interamente del Comune e ora si parla di nuove assunzioni, ventitrè, che questa società farà, per un anno, per attività di controllo e assistenza per la raccolta dei rifiuti. A questo punto, però, e visto che rischia di saltare l’ipotesi della Service, perchè non riassumere i licenziati?». Sulla Multiservizi domani vi sarà un incontro del sindaco coi sindacati: «Occorrre chiarire quale sarà il futuro di questa società e di chi ci lavora», precisa Carta.
Intanto sull’argomento il gruppo consiliare del Pd ha presentato una interrogazione urgente in cui domanda al sindaco Emilio Floris quali iniziative siano state assunte per evitare che «un così gran numero di lavoratori di Multiservizi assunti a tempo indeterminato vengano licenziati», così com’è avvenuto. E questo mentre la Multiservizi, «una società di cui il Comune è proprietario al 100 per cento», contestualmente «ne assume degli altri». Una situazione che configura «una sorta di società che fornisce personale a sportello». Infine il Pd, attraverso il capo gruppo Ninni Depau, chiede al primo cittadino «se la Multiservizi abbia provveduto a dotarsi di un piano industriale, essendo questo l’unico strumento attraverso cui individuare priorità di sviluppo, settori di intervento, strumenti organizzativi, risorse finanziarie, dotazione di organico ed eventuali processi di riqualificazione dello stesso».
Il Pd precisa anche, nell’interrogazione, che da quasi un anno il Municipio ha acquisito l’intero pacchetto azionario della società Multiservizi con un esborso finanziario di circa 150.000 euro. «In considerazione di ciò il Comune può affidare in house alla Multiservizi lavori e attività attraverso una semplice trattativa privata e senza bisogno di alcun bando di gara». Un fatto che permette alla società una maggiore possibilità di movimento e azione in rapporto al Comune. Ed è per questo che la stessa Multiservizi potrebbe risolvere il problema dei dipendenti licenziati. Inoltre vanno considerati anche gli altri venti dipendenti, assunti per un mese dalla stessa società (il loro contratto scade il 30 maggio), che in precedenza svolgevano, pur in modo precario, una serie di mansioni di telecontrollo. Pure per questi l’accordo accennato prevedeva l’assunzione da parte di Abbanoa Service. Ma ora tutto viene rimesso in discussione. (r.p.)