VELA. Il calcolo in tempo compensato ha favorito invece Wyuna di Carlo Cottiglia
A darla vinta al maestrale, quest'anno a seguire il corteo di Sant'Efisio via mare sarebbero state solo le raffiche. Invece nove equipaggi, pochi ma buoni, domenica mattina hanno mollato gli ormeggi, indossato la cerata e onorato la tradizione della Sant'Efis Cup, che il Windsurfing Club Cagliari ha battezzato per la 33a volta. E tutti, chi prima chi dopo, hanno completato il percorso costiero che da sempre si dipana dal porto di Cagliari fino a Nora e ritorno.
Primo al traguardo, dopo 4 ore 33 minuti 18 secondi, Patuk di Raymond Fadda, temprato dall'allenamento all'ultimo campionato invernale di Marina di Capitana. Ma se la vittoria in tempo reale gli è valsa il trofeo Paolo Brianda, il calcolo in tempo compensato ha favorito invece Wyuna di Carlo Cottiglia, vincitore nel raggruppamento Orc. Nella più nutrita divisione Veleggiata, successo per Pura Vida (Emilio Marroccu) su Carpe Diem (Davide Macciotta) e Simona IV (Filippo Ibba).
RS:X Ha patito il maestrale anche Marta Maggetti, impegnata con la Nazionale di tavole a vela RS:X a Hyeres, in Francia, per la prima tappa europea di Coppa del Mondo delle classi olimpiche. Per la cagliaritana, una nuova prova all'altezza delle aspettative, conclusa in 14a posizione e al secondo tra le azzurre dietro la testa di serie Flavia Tartaglini, quinta e già qualificata alle prossime Olimpiadi di Rio. «È stata una regata impegnativa, anzitutto per il forte maestrale che in prima giornata ha raggiunto i 30 nodi pieni», ha spiegato la Maggetti a regata conclusa, «grazie agli allenamenti svolti con vento medio-forte a Civitavecchia il raduno prima di partire, sono riuscita a svolgere prove soddisfacenti, anche per lo stato di forma delle mie avversarie, molte già proiettate verso Rio».
Rotta della Legalità. È approdata a Cagliari, e parteciperà alle regate Vela Solidale e Ichnusa Sailing Kermesse, Tex, l'imbarcazione della Rotta della Legalità legata al progetto “Una vela per amico”, dedicato al reintegro sociolavorativo di ragazzi colpiti da provvedimento penale. Ferma per quattro mesi nel porto di Cala Gonone, ha affrontato le condizioni più difficili per raggiungere i pontili della Lega Navale Italiana del capoluogo, dove sosterà le prossime settimane.
Clara Mulas