Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Manifattura e polemiche Ecco le immagini del grande spazio ristrutturato

Fonte: L'Unione Sarda
4 maggio 2016

Sull'utilizzo della struttura la delusione di artisti e operatori culturali

 


Poche settimane per gli ultimi interventi, poi l'impresa chiuderà il cantiere. Ancora un po' di pazienza e l'ex Manifattura tabacchi - non tutta - riaprirà al pubblico per mettere in mostra la sua maestosa bellezza. Con l'allestimento della hall di accoglienza e del bar saranno chiare le potenzialità dell'ex fabbrica dei sigari, in pieno centro città e con un panorama invidiabile su via Roma.
All'interno sono stati piazzati i “totem” multimediali e le postazioni con i computer. Le pareti della sala accoglienza e del locale ristoro sono abbellite con le gigantografie di vecchie immagini della manifattura con protagoniste le sigaraie cagliaritane. Un omaggio al passato e agli oltre cento anni di lavoro che si sono svolti negli spazi di via Regina Margherita. Una delle sale più grandi, rimessa a nuovo, è impreziosita dalla pavimentazione originale in parquet.
LO SCONTRO Proprio sull'utilizzo degli spazi ristrutturati (circa 12mila metri quadri, dei 22 complessivi, recuperati con oltre dieci milioni di euro per un progetto iniziato nel 2011 e portato avanti dall'assessorato regionale dei Beni culturali) ruotano gli interrogativi e le polemiche. La Regione ha affidato la struttura a Sardegna Ricerche per tre anni: «Una fase sperimentale in attesa di un modello di gestione della “fabbrica delle creatività” da sottoporre a gara». Gli operatori culturali e gli artisti hanno fatto sentire la loro voce: «Pensavamo potesse essere un grande spazio dedicato all'arte, alla cultura e all'artigianato. Evidentemente ci sbagliavamo».
NESSUNO SCIPPO «Non c'è alcuna volontà o decisione di mutare la destinazione d'uso già definita con l'idea di “fabbrica delle creatività”», precisa Gianluca Cadeddu, direttore del Centro regionale di programmazione. «Si tratta semplicemente di aggiornare ai giorni nostri, sulle nuove esigenze, l'utilizzo dello spazio. Ipotizzare che all'interno dell'ex manifattura possano essere definite attività artistiche, collegate alle imprese culturali e creative, abbinate all'utilizzo delle nuove tecnologie è fondamentale». Uno spazio multifunzionale: «L'ex manifattura tabacchi», aggiunge Cadeddu, «deve creare ricchezza culturale, economica e sociale».
L'UTILIZZO Non c'è ancora nulla di ufficiale ma non è escluso che, entro la fine del mese, la Regione apra le porte dell'ex fabbrica dei tabacchi e futura fabbrica delle creatività con un evento culturale. Perché, fanno sapere ambienti vicini alla presidenza, l'idea è quella di una struttura aperta ai cittadini. In programma c'è anche l'abbattimento delle mura esterne per creare una continuità con il resto della città.
LO SCETTICISMO Ora il compito della Regione è quello di sconfiggere lo scetticismo e la delusione provocati dalla delibera dello scorso 8 aprile approvata dalla giunta Pigliaru. «Ci interessa dar vita, e in fretta, a un luogo di nascita, incubazione e crescita di moltissime start up e che sia di esempio per altre esperienze simili», aveva commentato il governatore della Sardegna. Spazi operativi e favorevoli all'open innovation e alla collaborazione tra imprese. La delibera prevede una fase sperimentale di non più di tre anni, affidata a Sardegna Ricerche, che individuerà anche richieste ed esigenze di mercato delle imprese, oltre a verificare la sostenibilità della gestione nel medio periodo. Al termine, sarà definito un modello di gestione da sottoporre a gara. Il mondo culturale è scettico e vigilerà. La Regione garantisce: nessuna inversione di rotta, solo un ammodernamento del progetto.
Matteo Vercelli