Feste. Domani chiusura obbligatoria per i commercianti, lunedì si sceglie. Bar e ristoranti liberi di aprire
Attesi molti turisti: potranno visitare i centri d'arte e di cultura. Il Ctm attivale linee circolari
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Saracinesche dei negozi abbassate per le feste di Pasqua. Ecco cosa si troveranno davanti i turisti al loro arrivo in città: il sindaco Emilio Floris prevede moltissime presenze. Ma da domani, per i negozi di abbigliamento e di oggetti la chiusura è obbligatoria. Lunedì sarebbe possibile provare ad aprire. Neppure i numeri da record promessi per le presenze fanno cambiare idea ai commercianti: «A Pasquetta non si vende praticamente niente. Non ha senso tenere il negozio aperto». In altre parole: la voglia di lavorare c'è, ma lavorare nei giorni di festa e rinunciare alla scampagnata per battere al massimo uno scontrino, questo no. Divieti e obblighi però non valgono, ovviamente, per bar e ristoranti, liberi di accogliere i turisti promessi dal sindaco. E gli “ospiti” potranno anche utilizzare i mezzi pubblici: domani il Ctm offrirà un servizio alternativo, con le corse circolari mentre per Pasquetta si viaggia come in tutti i giorni festivi. Insomma, niente strade desolate, e pensiline vuote. Attivi anche i centri comunali d'arte e cultura, obiettivo di viene a Cagliari per conoscerne il patrimonio artistico.
I COMMERCIANTI. «È festa anche per noi, non vale la pena lavorare in questi giorni perché per esperienza sappiamo già che non ci sarà una ricaduta economica», spiega il proprietario di una gioielleria che chiede l'anonimato. E aggiunge: «Se ci fossero clienti, resteremmo aperti anche fino all'una di notte, purtroppo non è così». Pensiero condiviso praticamente da tutti i colleghi del centro. «Non apriamo perché il ritorno sarebbe irrisorio», confermano dal negozio di abbigliamento Lai. Mentre alcuni bar e paninoteche del Largo Carlo Felice hanno scelto di aprire, anche se: «teniamo aperto tutti i giorni, almeno domenica e lunedì possiamo riposare. Lavoriamo molto di più durante la settimana, con gli uffici e le scuole, rispetto a quando ci sono i turisti ». Inoltre, come ribadisce Franco Fozzi, presidente del “Consorzio Insieme - Centro commerciale naturale”, «sono giornate in cui la città si svuota. Siamo sempre stati chiusi, prima bisogna vedere se i turisti si fermano veramente a Cagliari, e poi i negozi di abbigliamento e simili non sono certo generi di prima necessità». Come se non bastasse, tenere aperto significa pagare i festivi ai dipendenti.
CULTURA. Serrate non imposte ovviamente ai centri d'arte e cultura: Exmà, Lazzaretto e il Sottopiano del Comune saranno aperti domani e lunedì dalle 16 alle 20. Quindi, dopo aver trovato un posto dove mangiare, i turisti che dovrebbero arrivare potranno almeno visitare le gallerie gestite dal consorzio Camù. Anche il Castello di San Michele e la Torre dell'Elefante accoglieranno i visitatori, apertura: 16 - 19. Per spostarsi, le linee circolari Interna (I), Esterna (E) e la Litoranea (L). Lunedì, servizio da giorno festivo.